Giorno del Ricordo a Castelnuovo: botta e risposta tra Lorenzo Rosso e il sindaco Nepi

Di Redazione | 10 Febbraio 2020 alle 15:59

Giorno del Ricordo a Castelnuovo: botta e risposta tra Lorenzo Rosso e il sindaco Nepi

Rosso: “Commemorazione imbarazzante e penosa, chieda scusa”. Il primo cittadino: “Solito provocatore, ha trasformato una giornata solenne in un dibattito strumentale e divisivo”

Polemica nel giorno del ricordo a Castelnuovo Berardenga. Il consigliere di centrodestra Lorenzo Rosso ha attaccato il sindaco Fabrizio Nepi di aver organizzato una commemorazione con la deposizione di una corona definita “imbarazzante e penosa”, dura la replica del primo cittadino che ha tacciato Rosso di essere un provocatore e di aver trasformato una giornata solenne in una dibattito strumentale e divisivo.

“Per commemorazioni similari viene usato trattamento diverso – ha polemizzato Rosso – come nel caso del giusto ricordo dei Martiri di Montaperti che viene effettuato nel pomeriggio con chiusura della strada, banda cittadina, bandiere, labaro comunale,
Vigili Urbani in alta uniforme, o per il Giorno della Memoria con assessore Giovani e Sindaco che si recano nelle scuole comunali ed in molte classi, con tante iniziative. La a scena è stata la seguente: da un camioncino del Comune scendeva un operaio comunale in tenuta da lavoro, con una corona con un nastro tricolore anonimo, senza nessuna scritta. Nessun vigile, nessun assessore, nessun consigliere eccetto il solo Nicola Ruffoli del Centrodestra che mi raggiungeva. Un imbarazzato Sindaco appone alla chetichella l’anonima corona, senza una parola, una preghiera, nulla. Una scena penosamente imbarazzante. Non si onorano così la memoria della tragedia vissuta dai tanti italiani infoiabati dai partigiani comunisti. Non ci sono morti o commemaorazioni di seria A e di serie B. Una vicenda incredibile che non dovrà piu’ ripetersi. Chiediamo che Nepi si scusi di questo comportamente nella seduta del prossimo Consiglio Comunale che si terrà tra pochi giorni. E speriamo che almeno in quella sede voglia ricordare come si deve questa Giornata”.

La risposta del sindaco è stata affidata a Facebook: Lorenzo Rosso, il solito provocatore che si ricorda che esiste il Comune di Castelnuovo Berardenga una volta l’anno. Da giovedì, e mai con così tanta insistenza, mi chiede informazioni su come verrà celebrato il giorno del Ricordo a Castelnuovo. Lo informo che il Sindaco si recherà nella mattinata a depositare una corona di alloro presso il monumento ai caduti. Continua a chiedere informazione su cosa è stato fatto per il giorno della Memoria, quali comunicazioni abbiamo fatto per l’una e cosa faremo per l’altra, per cercare in qualche modo di comparare i due eventi come se si stesse parlando di una sfida calcistica. Sapevo già dove voleva arrivare, fare il suo bel post su Facebook per strumentalizzare morti innocenti, ma prima di tutto rappresento una istituzione e quindi ho dato al Consigliere Rosso tutte le informazioni dovute e poi ho compiuto il mio dovere recandomi personalmente al Monumento ai Caduti.

Perché i morti, sopratutto quelli innocenti si ricordano sempre. Senza polemiche, e con grande rispetto”.

“Chiedo a Rosso come mai così tanta smania di presenziare all’iniziativa di oggi: non ricordo neanche una sua presenza al 25 aprile oppure nel ricordare i castelnovini uccisi a Scalvaia o al Palazzaccio, ma neanche alle tante iniziative promosse dal Comune, sui molti temi che riguardano le ingiustizie e le disuguaglianze. Ho sempre ricordato che il 25 aprile è una festa di tutti, una festa di popolo, perché fu il popolo italiano a liberare l’Italia. Se qualcuno ha un problema con la Storia di questo Paese credo che con difficoltà possa rappresentare il nostro Comune. Lorenzo Rosso ed il suo gruppo deve chiedere scusa alle famiglie di castelnovini uccisi, senza che lui abbia mai dedicato un minuto per partecipare: e di tempo ne ha avuto essendo alla sua quinta consiliatura. Ha saputo trasformare una giornata solenne in un dibattito strumentale e divisivo. Le provocazioni, il revisionismo storico, un modo propagandistico e pagliaccesco di fare politica, fortunatamente non trova e non troverà mai spazio a Castelnuovo Berardenga”.

 



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