Un confronto aperto fatto di racconto, ricordo, poesia, musica e riflessione per non dimenticare la tragedia della Shoah. Protagonisti i ragazzi delle scuole superiori grazie all’iniziativa organizzata per il Giorno della Memoria dal Comune di Siena.
“Quest’anno abbiamo scelto di dedicare ancora maggiore forza al messaggio di pace e di memoria in questa sede del Teatro dei Rozzi – ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale di Siena, Davide Ciacci – perché fossero davvero i ragazzi protagonisti oltre che il Consiglio comunale la Commissione cultura che ha coorganizzato l’evento”.
Esattamente il 27 gennaio di 80 anni fa le truppe sovietiche entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz svelando al mondo l’orrore che si celava dietro a quel filo spinato, in quei fumi di ciminiera e in quelle camere a gas. Un orrore sempre vivo nelle parole della senatrice Liliana Segre.
“Credo che una delle ragioni per cui ce l’ho fatta è stata di lavorare al coperto, dentro la fabbrica – ha raccontato Liliana Segre in una videointervista proiettata ai ragazzi –. Quelli obbligati ad altri lavori, scaricare le pietre da un camion inutilmente perché un altro gruppo dall’altra parte li ricaricava, scavare delle buche che altri riempivano. C’erano quei lavori logoranti per uccidere senza sprecare le munizioni o lo Zyklon B”.
E a 80 anni di distanza da quando fu svelato l’orrore di Auschwitz la memoria di quel luogo di dolore e di follia umana, affinché non si ripeta, è stata affidata alle parole di Guccini e alla voce dei ragazzi del Liceo Piccolomini.
