Riprenderà ad inizio marzo il processo sulla morte di Cristina Macrellino, la 31enne di Prato travolta e uccisa da un’auto in corsa la sera del 31 dicembre 2019 lungo la Cassia ai piedi del Castello di Monteriggioni. A processo, con l’accusa di omicidio stradale, c’è un commerciante colligiano del Castello di 64 anni. La difesa della famiglia, presente come parte civile nel procedimento, ha formulato una richiesta risarcitoria alla controparte: nella precedente udienza, ad ottobre, fu citata in giudizio la compagnia assicurativa dell’imputato, che oggi si è costituita come responsabile civile, rendendo nota la volontà di valutare la possibilità di riconoscere il ristoro.
Una eventualità che potrebbe alleggerire la posizione dell’imputato, il quale dovrà adesso decidere la strategia difensiva da adottare di fronte al gup. Come noto, la giovane stava discendendo a piedi dal Castello fino a la Colonna insieme al fidanzato quando è stata urtata mortalmente dalla Peugeot guidata commerciante, che si è fermato subito a prestare i soccorsi e non è risultato alterato da alcol o droghe. Un impatto apparso tragico e accidentale, favorito dal fitto buio, anche se le perizie effettuate da Procura e difesa della famiglia avrebbero sollevato dei dubbi in ordine alla velocità con cui procedeva l’auto.
C.C