Parlare ai giovani di droga non è mai semplice, come semplice non è far comprendere i rischi che si celano dietro la dipendenza. Per questo è tornato a Siena all’Istituto Caselli lo scrittore ed ex tossicodipendente Enrico Comi che ha incontrato gli studenti di tutte le età per parlare di questo tema tanto delicato quanto attuale. Un’occasione per non parlare dello stigma della droga in modo distaccato e giudicante ma piuttosto per condividere esperienze e riflessioni utili per l’educazione alla prevenzione.
“Quello della dipendenza è un male antico che è assolutamente più che moderno vista la quantità di giovani che assumono sostanze psicotrope – afferma Enrico Comi scrittore ed ex tossicodipendente -. C’è molto da fare, l’unica cosa è parlare con i ragazzi. Loro tengono alla loro vita, quindi aiutarli a riflettere e ragionare può essere fondamentale. Parlo sia di concetti scientifici in modo semplice e ludico e parlo di esperienze personale, essendo un ex tossico dipendente degli anni ’80, fortunatamente sopravvissuto”.
Si tratta del secondo incontro organizzato dall’Istituto inserito nel ciclo di iniziative Giovani&Dintorni che punta a proporre modelli e strumenti mirati alla sensibilizzazione riguardo nozioni extra-scolastiche che possono affacciarsi nella vita di tutti i giorni.
“Oggi abbiamo nostro ospite Enrico Comi, che parla ai ragazzi della droga e soprattutto di una via d’uscita dal vortice della droga, non solo focus sull’aspetto negativo ma focus su quella che è la rinascita e quindi l’uscita verso la luce – spiega Filomena Cataldo dell’Area Comunicazione Istituto Caselli –. I nostri interventi si focalizzano su quella che è la motivazione, l’aspetto positivo e propositivo di ciò che può essere il messaggio educativo, quindi ci concentriamo sull’aspetto formativo che è quello che riguarda il nostro lavoro e il nostro impegno quotidiano dentro e fuori dalla classe”.