Si chiude il capitolo giustizia paliesca e si apre un nuovo anno contradaiolo con inevitabili conseguenze per il 2024. Un tema molto caldo per il mondo del Palio che da tempo richiede riflessioni invernali e la necessità di alcune modifiche. Uno degli argomenti più discussi riguarda il procedimento di analisi delle memorie difensive: la giunta comunale senza la partecipazione dell’Assessore delegato, e dopo aver preso visione delle eventuali memorie, è chiamata deliberare le sanzioni. Un tema su cui nascono diverse proposte di modifica.
“Credo che la giustizia paliesca sia l’unico caso dove non c’è un secondo grado di giudizio – ha spiegato Alfredo Mandarini, ex capitano del Leocorno, ospite della puntata settimanale di Palio d’Inverno -. Oggi noi abbiamo l’assessore delegato, che è un organismo politico, espressione della giunta comunale, che raccoglie i dati e fa una sorta di istruttoria. Però poi l’organismo “d’appello” è sempre un politico. L’auspicabile intervento di riforma è in questo senso, cioè trovare un terzo organismo, competente a cui rivolgersi”.
“C’è un’ipotesi che permette all’assessore di fare non le proposte, ma gli addebiti – ha aggiunto Roberto Martinelli, ex Rettore del Magistrato delle Contrade -. Le contrade si difendono, ma non si rivolgono più all’assessore, ma direttamente alla giunta”.