Il dibattimento si aprirà il prossimo 26 luglio
Niente di fatto anche oggi per quanto riguarda il processo “Ruby Ter”, che vede coinvolto Silvio Berlusconi con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Dopo il rinvio dello scorso 1 febbraio, anche oggi al Tribunale di Siena, in virtù dell’adesione degli avvocati del Cavaliere, De Martino, Coppi e Cecconi allo sciopero indetto tra ieri e oggi per protesta verso la mancata attuazione della riforma dell’ordinamento penitenziario, il giudice Ottavio Mosti ha disposto una nuova posticipazione dell’inizio del dibattimento. La data è fissata per il 26 luglio, col fascicolo che passa dalle mani del pm Aldo Natalini, che ha lasciato la Procura di Siena, a Valentini Magnini.
Il Gup del tribunale di Siena Roberta Malavasi a fine novembre aveva accolto la richiesta di rinvio a giudizio a formulata dalla procura nell’ambito dell’inchiesta Ruby ter giunta a Siena da Milano per competenza territoriale, dopo lo spacchettamento disposto dal tribunale lombardo nel 2016. A Siena, infatti, secondo l’accusa, si sarebbe compiuto il reato, con Berlusconi che avrebbe pagato mensilmente 3mila euro Danilo Mariani, pianista delle feste di Arcore, per indurlo a falsa testimonianza sul caso “olgettine”, facendo passare il denaro come “rimborsi spesa”.
Claudio Coli