“Il Museo e le sfide del futuro: ricerca, inclusione e transizione digitale” è stato il titolo della lectio magistralis che Christian Greco, Direttore del Museo Egizio di Torino, ha tenuto nell’Auditorium del Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, gremito di persone. Greco ha presentato le profonde trasformazioni che il Museo Egizio si appresta ad affrontare in vista della celebrazione del bicentenario della sua istituzione, che verrà celebrato nell’autunno di quest’anno. Ma è stata soprattutto l’occasione per aprire una discussione sul futuro dei musei e sui musei del futuro. E il domani fa rima con Ricerca.
“Un museo senza ricerca non vive – ha detto Greco – diventa come una vetrina vuota senza contenuti, il museo è ricerca, a seguito della riforma sull’autonomia dei musei gli stessi stanno ponendo sempre più attenzione a questo aspetto, che secondo me va ulteriormente sottolineato”.
E a proposito di trasformazioni alle porte non è da meno il Complesso Museale del Santa Maria della Scala di Siena con la direttrice Chiara Valdambrini in prima fila a carpire i preziosi consigli del direttore del Museo Egizio. Ed è stato proprio Christian Greco ad aprire a possibili collaborazioni tra il museo torinese e quello senese.
“Noi siamo aperti a collaborazioni con tutti – assicura Greco – dal 2014 ad oggi abbiamo firmato 89 memorandum of understanding con musei, istituti di ricerca e istituzioni culturali italiane e straniere, quando c’è una progettualità comune siamo sempre aperti, siamo al servizio della collettività”.