Sale il grado di allerta all’interno di Gsk. Circa 900 lavoratori, tra quelli in presenza e in collegamento, hanno partecipato all’assemblea sindacale a pochi giorni di distanza dall’annuncio dell’azienda di incentivare l’uscita volontaria di 270 lavoratori tra Rosia e Siena. “Stanno nascondendo gli esuberi con la maschera delle uscite volontarie” ha dichiarato Federico Romagnoli, rsu Filctem Cgil, al termine dell’assemblea e poi ha aggiunto: “Nel documento ufficiale l’azienda ci ha comunicato di voler prendere il vecchio accordo sugli esuberi del 2020 e utilizzare di esso solo la parte economica, quindi indennizando le persone dalle 30 alle 50 menselità in base all’età anagrafica e alla permanenza in azienda”. Resta da capire se all’interno dell’azienda ci sono 270 lavoratori intenzionati a voler uscire a queste condizioni: “Questo non lo sappiamo, l’azienda è confidente di trovarli – ha commentato Romagnoli -. Se così non sarà probabilmente ci saranno dei licenziamenti, le persone hanno tempo fino al 31 marzo 2025 per aderire a questa iniziativa. Noi – ha concluso Romagnoli – siamo pronti ad entrare in stato di agitazione”.
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Gsk, assemblea dei lavoratori. Romagnoli (Filctem Cgil): "Esuberi mascherati da uscite volontarie. Pronti allo stato di agitazione"
Al termine dell'assemblea il sindacalista commenta quanto proposto dall'azienda che ha "dato tempo fino al 31 marzo 2025 per aderire a questa iniziativa"
Di Filippo Meiattini | 2 Dicembre 2024 alle 18:01
Filippo Meiattini è nato a Siena il 13 gennaio del 1999. A febbraio del 2021 è diventato giornalista pubblicista. Non ama parlare di sé, soprattutto in terza persona.
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