Il centrocampista bianconero fresco di rinnovo ha parlato prima della sfida col Cuneo
Stefano Guberti, fresco di rinnovo del contratto, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Cuneo:
“Dopo quello che è successo nella scorsa stagione pensavo che fosse giusto da parte mia, legarmi ancora più a lungo a questa società: c’è un progetto serio, una società seria, uno staff serio, ci sono tante componenti che mi hanno portato a fare questa scelta, naturalmente perchè la società mi ha dato questa opportunità. A Siena sto bene, quest’anno si è trasferita qua anche la mia famiglia, cercheremo di trovare qualche soddisfazione in più rispetto alla scorsa stagione dove è mancata solo la ciliegina sulla torta. Non voglio pensare al dopo, voglio pensare solo a fare il calciatore e portare il Siena più in alto possibile, insieme ai miei compagni e allo staff: non so quando deciderò di smettere, mi farebbe ovviamente piacere chiudere qua la carriera, vincendo. Dobbiamo resettare la passata stagione, è stato un grandissimo campionato e tutti ci hanno fatto i complimenti ma ora dobbiamo pensare in maniera completamente diversa, c’è un gruppo diverso e non ci devono essere paragoni”
“E’ normale che tutti facciano il paragone con lo scorso campionato, ci vuole calma per permettere alla squadra di assemblarsi: non amo cercare scuse, ma è stata un’estate a dir poco particolare, stiamo cercando di trovare la quadratura. Sono dispiaciuto perchè almeno una delle prime tre partite potevamo vincerla pero’ dobbiamo crescere nell’affrontare le difficoltà insieme, spero che sia la stampa che i tifosi ci stiano vicino perchè abbiamo bisogno di un po’ di tempo per amalgamarci, abbiamo bisogno di fiducia. Ad Alessandria c’è stato un miglioramento, abbiamo reagito bene dopo aver subito il gol, potevamo essere più decisivi in alcune situazioni, ma siamo in crescita e dobbiamo continuare su questa strada. Il Cuneo? Credo che verranno a Siena stando un po’ chiusi per cercare di ripartire, come accade spesso quando giochiamo in casa: dobbiamo avere pazienza ma allo stesso tempo dobbiamo cercare in tutti i modi di vincere la partita. Per me è stato un piacere indossare la fascia da capitano per due partite, anche se il capitano è Dario”.