Guerra Ucraina, il Prefetto di Siena : "Tante richieste di ricongiungimento familiare"

Primo incontro in Prefettura questa mattina per l’organizzazione dell’accoglienza di profughi dall’Ucraina. Al momento non è possibile fare previsioni su quanti arriveranno nella nostra città

Di Redazione | 1 Marzo 2022 alle 16:30

Primo incontro in Prefettura questa mattina per l’organizzazione dell’accoglienza di profughi dall’Ucraina. A partecipare i rappresentanti istituzionali dei Comuni, dell’Arcidiocesi, dell’Asl oltre ai gestori dei centri per l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale.

Proprio oggi è uscito il decreto legge del Governo relativo alla gestione dei profughi dall’Ucraina, l’indicazione del Ministero dell’Interno è quella di una gestione che passi il più possibile dai Centri di Accoglienza Straordinaria o dalle strutture inserite nel Sistema Accoglienza Straordinaria.

Al momento non è possibile fare previsioni sul numero di richiedenti asilo che arriveranno a Siena. Ma molti degli oltre 1100 cittadini di origine ucraina residenti nella nostra provincia hanno richiesto il ricongiungimento familiare con le persone che ancora si trovano nelle zone di guerra.

Ci sono poi le presentazioni spontanee di protezione internazionale alle quali si aggiungerà il numero di profughi che stabilirà il Ministero dell’Interno sulla base di accordi internazionali.

“Abbiamo cominciato a ricevere diverse telefonate per il ricongiungimento familiare – ha spiegato il Prefetto di Siena Maria Forte -, garantiamo massimo supporto e disponibilità con i nostri centri di accoglienza che offrono sostegno non solo attraverso l’alloggio ma anche attraverso una serie di servizi di vitto e in materia sanitaria”.

Coloro che si sono mobilitati, in tanti, per offrire disponibilità ma non rientrano nel Sistema Accoglienza Straordinaria, dovranno invece provvedere in autonomia alla quotidianità dei profughi.

C’è poi il caso dell’imprenditore di Chiusi Paolo Buricca bloccato a Kiev. “La raccomandazione è di rivolgersi all’ambasciata – ha sottolineato il Prefetto Forte – perché solo attraverso questa tutti gli italiani possono avere informazioni per l’uscita dall’Ucraina; ci daranno comunque informazioni più precise per poi prendere contatti con l’unità di crisi”.



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