Si è chiusa fortemente ridimensionata nella portata delle contestazioni l’inchiesta sul 46enne considerato il “guru” dei corsi energetici di Montepulciano, accusato di violenze e atti di sottomissione a danno dei suoi “adepti” e posto agli arresti domiciliari per 4 mesi. Due settimane fa, la Procura di Firenze ha notificato agli avvocati difensori dell’uomo l’avviso di conclusione delle indagini, al termine delle quali gli inquirenti hanno fatto decadere l’accusa più grave, quella di riduzione in schiavitù, che manteneva viva la tesi della “setta”, all’interno della quale, secondo le accuse, il 46enne insieme alla ex compagna – coimputata per alcuni capi di imputazione – avrebbero approfittato della debolezza psicologica dei partecipanti per commettere abusi e ottenere laute somme di denaro. La pesante accusa era già stata esclusa dal gip di Firenze, decisivo è stato il lavoro in fase di indagine difensiva da parte dei legali che hanno fornito della documentazione video.
In virtù di ciò, il procedimento è stato trasferito da Firenze a Siena, dove restano in piedi le contestazioni di esercizio abusivo della professione medica e psicoterapeutica e per un certo numero di presunte violenze sessuali; a portare avanti le ragioni della Procura sarà il sostituto procuratore Nicola Marini, con cui è stato fissato un interrogatorio nel corso del quale l’accusato cercherà di chiarire la sua posizione, prima della decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio.
C.C