Il tribunale di Siena ha dichiarato inammissibili i ricorsi della Procura di Siena che aveva impugnato il rigetto, da parte del gip Ilaria Cornetti, delle richieste avanzate dai magistrati circa le misure di tipo interdittivo e di sospensione temporanea di licenze, concessioni e autorizzazioni a carico delle dieci società coinvolte nell’inchiesta “Hidden Partner”, la rumorosa indagine che ipotizza reati di riciclaggio internazionale e corruzione. Per Sielna non era stata fatta impugnazione.
Questa mattina in udienza sono state discusse le impugnazioni, con le difese che hanno presentato ampie memorie, ribadendo come nessuna società abbia mai tratto benefici dai reati ipotizzati; dopo due ore di discussione il collegio presieduto dal giudice Luciano Costantini, accogliendo le eccezioni difensive, ha dichiarato inammissibili i ricorsi per tutte le dieci realtà imprenditoriali, fra cui figuravano ristorante il Campo, il Potenza Calcio del presidente Salvatore Caiata, deputato di Fratelli d’Italia, e La Cascina. Per Sielna, del magnate Igor Bidilo, la Procura non aveva fatto ricorso.
“Ero fiducioso e sono molto soddisfatto per come sono andate le cose – ha commentato Caiata – E’ l’ennesimo appello che è stato rigettato, credo che lo stato delle cose sia abbastanza evidente e non vado oltre ad esprimere pareri sulla situazione che si è creata”.