“Horti Pacis”, i Giardini della Pace, è questo il titolo della rassegna di arte contemporanea Forme nel Verde di San Quirico d’Orcia. Kermesse giunta alla sua 51esima edizione che rappresenta un unicum in Italia, tanto da essere una tra le più longeve mostre di sculture all’aperto. Come ogni anno i palcoscenici che vengono allestiti dalle opere degli artisti sono il cinquecentesco giardino all’inglese degli Horti Leonini e il Palazzo Chigi Zondadari.
Al centro di questa edizione, come suggerisce il titolo stesso, c’è il tema della pace e proprio dagli artisti, provenienti da tutto il mondo, arriva il messaggio unanime di cessare gli attriti e vivere in armonia.
“Ci siamo rivolti ai giardini come se fossero un luogo dove la comunanza di tante personalità del mondo della scultura internazionale – spiega il direttore artistico della kermesse Carlo Pizzichini – , provenienti da molte parti del mondo, dalla Russia, dall’Ucraina, dalla Turchia, dalla Siria, quindi paesi di una certa criticità, si fossero uniti per ribadire la loro indipendenza creativa che porta al pensiero di libertà. Dove c’è libertà c’è pace e dove c’è la pace c’è la libertà. Ogni scultura ha un messaggio e poi ci sono alcuni elementi interattivi, come la cabina telefonica dove si possono fare, gratuitamente, solo telefonate d’amore, che vengono poi archiviate”
Oltre a raccogliere sculture di artisti di fama mondiale, Forme nel Verde dalla sua nascita rappresenta anche il trampolino di lancio per gli studenti di arte e scultura, infatti nel Palazzo Chigi Zondadari sono raccolte anche le opere degli allievi delle Accademie di Milano, Carrara, Bologna e Firenze, oltre alla mostra omaggio a Marija Prymačenko, la contadina-artista ucraina le cui opere sono state distrutte dalla guerra all’interno del museo a lei dedicato.
