Un documento unitario dei capigruppo in consiglio comunale per il Monte dei Paschi alla vigilia della presentazione del piano industriale della Banca. Un documento per ribadire la salvaguardia dei posti di lavoro, dei diritti di lavoratori e lavoratrici, della continuità del marchio.
I capigruppo di SiAmo Siena Maria Concetta Raponi, Fratelli d’Italia Maurizio Forzoni, Impegno civico Siena Marco Falorni, In Campo Claudio Cerretani, Sena Civitas Pietro Staderini, Per Siena Pierluigi Piccini, Forza Italia Lorenzo Loré, Partito Democratico Alessandro Masi, Siena Aperta Mauro Marzucchi, Lega Paolo Salvini, Nero su Bianco in Siena Ideale Davide Ciacci, Gruppo Misto Laura Sabatini
Considerato che
Il Monte dei Paschi sta affrontando una profonda trasformazione dentro l’ennesima crisi sistemica. L’uscita dallo Stato ancora non è matura ed è imminente la presentazione del nuovo Piano Industriale al Mercato, dopo l’annuncio da parte del nuovo Amministratore Delegato in occasione della prima trimestrale del 2022.
Sono quindi maturi i tempi per far sentire ancora forte la voce della Città, prima che il Piano venga ultimato e diventi conseguentemente un elemento non più modificabile.
Nel corso dell’audizione davanti alle Commissioni Finanza di Camera e Senato il Ministro del Tesoro Franco, il 28 marzo 2022, ha dichiarato che “il MEF a suo tempo si farà promotore di soluzioni che mirino a salvaguardare livelli occupazionali, marchio e legame con il territorio”.
Questo è anche il risultato dell’ultima mozione, approvata all’unanimità dal consiglio comunale il 28/9/2021 sulla Banca Monte dei Paschi di Siena, un segnale forte allo Stato azionista e regolatore sull’importanza della Banca e dei suoi dipendenti per l’economia del territorio ed il suo legame.
I punti di tutela affermati dalla Città e divenuti patrimonio condiviso delle Istituzioni e della politica riguardano il patrimonio dei lavoratori e delle loro competenze, il marchio e la Direzione Generale a Siena, la permanenza diretta di una presenza dello Stato per accompagnare l’evoluzione della Banca. Rispetto alle possibili evoluzioni c’è bisogno ora di rafforzare queste garanzie, sviluppando la considerazione che Banca Monte dei Paschi garantisce ancora al nostro Paese una fetta importante di credito ed assistenza alle famiglie e alle piccole e medie imprese, continuando un tradizionale servizio all’economia reale come banca, e non come semplice intermediario finanziario. C’è quindi da considerare anche questo fatto nel momento delle scelte, per il bene e la continuazione di tantissime imprese italiane e locali, salvaguardando e mantenendo legati a Siena gli asset fondamentali per il sostegno e la crescita dell’economia locale, al fine di garantire la più ampia accessibilità al credito sul nostro territorio per i progetti delle imprese, delle famiglie e dei giovani.
Così, la voce unanime del consiglio comunale sul Monte dei Paschi è il modo migliore per Siena di stare vicino alla Banca e rappresenta la volontà politica del consesso cittadino rappresentativo di tutta la città.
tutto ciò premesso
la conferenza dei capigruppo del consiglio comunale di Siena invita il Sindaco, unitamente al Presidente della Provincia e della Regione Toscana, a farsi interlocutore presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze affinché:
– tenuti fermi gli impegni fissati nella mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Siena il 28/09/2021: “la salvaguardia dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del Monte dei Paschi di Siena, con misure comunque sostenibili; – la continuità del marchio del Monte dei Paschi di Siena, che è il più antico marchio bancario del mondo, universalmente riconosciuto nel settore bancario internazionale, che è un unicum con la permanenza della Direzione a Siena; – una soluzione che salvaguardi un’autonomia utile ed un’integrità durevole della Banca, che ha sempre svolto un ruolo per il Paese; – la permanenza diretta di una presenza dello Stato per accompagnare l’evoluzione della Banca”
– il prossimo Piano Industriale sia un Piano di forte rilancio e non di mero e drastico “dimagrimento”;
– il Piano contenga una prospettiva strategica, oltre al necessario miglioramento dell’efficienza;
– il Piano dia un senso ai sacrifici che da anni i dipendenti stanno facendo per un futuro di solidità della principale azienda del nostro territorio e della stessa Regione Toscana
– il Piano preveda la possibilità che Siena rimanga la sede principale strategica e centro decisionale della Banca, in qualsiasi scenario,salvaguardando e mantenendo legati a Siena gli asset fondamentali per il sostegno e la crescita dell’economia locale e garantendo la più ampia accessibilità al credito sul nostro territorio per i progetti delle imprese, delle famiglie e dei giovani.