Il grazie del sindaco Bettollini: “Hanno difeso difeso il lago, un luogo che ha un posto speciale nel cuore di ogni chiusino”
Un bracconiere ittico è stato fermato al lago di Chiusi dagli uomini dei Carabinieri della Forestale. I militari hanno sorpreso un pescatore, di nazionalità albanese, mentre stava posizionando un palamito, attrezzatura non consentita per la pesca nelle acque interne, sia professionale che dilettantistica
I militari hanno quindi proceduto al sequestro, ai fini di confisca, del palamito, armato da circa 50 ami e lungo oltre 50 metri, elevando a carico del pescatore di frodo una sanzione amministrativa di 2.000 euro per l’utilizzo di attrezzatura non consentita. L’intervento è stato possibile grazie anche ai pescatori e ai cacciatori che avevano segnalato i movimenti sospetti che avvenivano sulle sponde oltre al pescatore mettendo a disposizione dei Carabinieri il proprio gommone con il quale i militari si sono potuti avvicinare senza destare sospetti.
“Da parte di tutta la cittadinanza ringrazio e mi congratulo con i Carabinieri della Forestale di Chiusi per il successo nell’azione di tutela e salvaguardia del lago di Chiusi – è il messaggio del sindaco di Chiusi Juri Bettollini – Nel 2016 la nostra amministrazione scelse di gestire in autonomia il diritto di pesca sul lago al fine di tutelare gli interessi e la passione di tutti gli amanti del nostro chiaro; dai pescatori, ai cacciatori, ai canottieri, agli amanti del birdwatching o della natura in generale. Prendemmo questa decisione perché il lago ha un posto speciale nel cuore di ogni cittadino di Chiusi. Ognuno di noi conserva, infatti, almeno un ricordo prezioso legato al lago; è il luogo dove sono sbocciati i primi amori, il luogo dove si è consolidato il legame tra padre e figlio, magari proprio attraverso la pesca, il luogo dove è stata alzata al cielo la prima medaglia frutto di duri allenamenti oppure semplicemente perché è il luogo dove cercare serenità e tranquillità per guardarsi dentro. E’ per tutto questo che ringraziamo gli uomini e le donne dei Carabinieri della Forestale di Chiusi perché, quello che per loro è stato un normale giorno di lavoro, per noi, che amiamo il lago, è stato un gesto straordinario che è andato a difendere la parte più fragile e delicata della nostra città, che proprio per questo ha bisogno di cura e attenzione. Un bracconiere ittico armato di uno strumento di morte fatto da circa 50 ami per una lunghezza di 50 metri per noi è un vero e proprio malvivente, che siamo lieti abbia conosciuto la forza della giustizia. Un ringraziamento speciale non può che andare anche ai pescatori e ai cacciatori che avevano segnalato i movimenti sospetti che avvenivano sulle sponde oltre al pescatore che ha messo a disposizione dei Carabinieri il proprio gommone con il quale i militari si sono potuti avvicinare senza destare sospetti”.