In occasione dei 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari, i Musei Nazionali di Siena rendono omaggio alla personalità versatile del pittore, architetto e scrittore aretino attraverso un’esposizione presso la Pinacoteca Nazionale di Siena, che intreccia pittura e arti grafiche.
La presentazione si terrà giovedì 16 gennaio alle ore 12:00 presso la sala del Cenacolo della Pinacoteca.
Un cameo che i Musei Nazionali vogliono regalare alla cittadinanza e ai visitatori dal 16 gennaio al 2 marzo, con l’intento di connettersi alle importanti iniziative che stanno celebrando in tutta Italia l’interessante protagonista del Rinascimento maturo toscano.
La maestosa pala d’altare della Pinacoteca di Siena, raffigurante la Resurrezione di Cristo realizzata da Vasari nel 1550, dialoga con cinque opere grafiche di ambiti diversi influenzate dalle novità tecniche promosse dall’Aretino. Tali fogli provengono dall’album «Bozzetti antichi», giunto nel 1932 in Palazzo Buonsignori dal Regio Istituto provinciale di Belle Arti di Siena, già parte della raccolta della Biblioteca comunale di Siena.
L’incontro tra la monumentale tavola di Giorgio Vasari e alcuni esemplari della produzione grafica coeva riflette la posizione ideologica dello storiografo, strenuo sostenitore dell’importanza del disegno – «padre delle tre arti nostre, architettura, scultura e pittura» – e fautore dell’Accademia e Compagnia dell’Arte del Disegno, istituita da Cosimo I de’ Medici nel 1563 a Firenze.
L’esposizione nasce da un’idea delle storiche dell’arte dei Musei Nazionali di Siena Giulia Cantoni e Serena Nocentini, con l’allestimento degli architetti Simone Fontana e Simone Lucii realizzato grazie alla squadra tecnica della Pinacoteca.
L’evento ha rappresentato anche l’occasione per l’esecuzione di interventi conservativi di manutenzione e di monitoraggio dell’opera di Vasari, eseguito dalla restauratrice dei Musei Nazionali di Siena Benedetta Paolino.
“Dopo Arezzo e Venezia – commenta il Direttore Axel Hémery – Siena celebra Vasari sulla scia del quattrocentocinquantesimo anniversario della morte. La Pinacoteca presenta un capolavoro del maestro, la Resurrezione, opera di committenza privata dalla storia ben documentata. Accanto a questo quadro, cinque fogli dalla poco conosciuta raccolta grafica dell’istituto sono presentati eccezionalmente al pubblico. I disegni del fiammingo Calvaert e di maestri cinquecenteschi anonimi e la straordinaria stampa di Domenico Beccafumi testimoniano l’importanza del lascito del pittore aretino tra terribilità michelangiolesca e grazia e capacità imprenditoriale alla Raffaello. Durante il periodo di presentazione verranno letti alcuni testi dalle Vite dove Vasari tramanda un’immagine per lo meno contrastata dei pittori senesi. I tempi erano maturi per omaggiare questo protagonista dell’arte italiana nella casa dell’arte senese”.