Sono arrivate a quota 1.300 le firme dei sindaci che hanno sottoscritto l’appello al Premier Mario Draghi ad andare avanti in nome della stabilità. Si tratta di un lungo elenco che va dalle grandi città ai piccoli comuni, con una rappresentanza di diverse forze politiche e liste civiche, non solo di chiara appartenenza al centrosinistra, come dichiarato dagli stessi leader di partito, come Enrico Letta, Matteo Renzi, Roberto Speranza o Carlo Calenda, ma anche di centrodestra, dove le posizioni non sono così uniformi.
Da parte di Fratelli d’Italia c’è una posizione netta contro il proseguimento del Governo Draghi, che sia bis oppure no, anche se questa condizione non è così condivisa da tutta la coalizione. Non a caso diversi importanti sindaci di chiara estrazione conservatrice, appoggiati anche dal partito di Giorgia Meloni nelle giunte comunali, chiedono al Primo Ministro dimissionario di andare avanti. Tra questi spiccano Marco Bucci (Sindaco di Genova), Luigi Brugnaro (Sindaco di Venezia), Alessandro Ghinelli (Sindaco di Arezzo) e Mario Pardini (neo Sindaco di Lucca).
“Noi Sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo. Allo stesso modo chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni”. Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità”.
Un messaggio di continuità in questo periodo di emergenza su cui però spicca l’assenza della presa di posizione del Sindaco di Siena Luigi De Mossi. Dalla Provincia di Siena sono molti i sindaci che stanno aderendo alla lettera pro-Draghi. Le uniche assenze in questa lista, insieme a quella di De Mossi, sarebbero quelle di Andrea Marchetti, sindaco di Chianciano Terme, di Luigi Vagaggini, Sindaco di Piancastagnaio e di Alessio Serragli, Sindaco di Monticiano, tutti eletti con liste civiche vicine al centrodestra.