I Vigili del Fuoco di Siena festeggiano la patrona Santa Barbara

Alla caserma al Ruffolo giorno di festa per il corpo senese. Oltre 4mila interventi sia nel 2023 che nel 2024, il comandante De Paola: "Emergenze climatiche, i cittadini si autoproteggano"

Di Redazione | 4 Dicembre 2024 alle 20:00

Giornata di grande festa oggi, al comando provinciale al Ruffolo, per gli oltre 200 vigili del fuoco del corpo di Siena, che hanno celebrato la loro patrona, Santa Barbara. Dopo il dispiegamento del tricolore con le tecniche speleo alpino fluviali e l’inno nazionale, è stata celebrata la Santa Messa officiata dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, coadiuvato da Don Claudio Rosi. A prendere la parola poi è stato il comandante del corpo senese Bruno De Paola, che ha tracciato un bilancio dell’attività svolta nel corso dell’ultimo anno, non segnato da particolari criticità. 4713 gli interventi complessivi nel 2023, di cui il 18% per incendi, se ne sono registrati 4363 invece quest’anno, con la percentuale di incendi scesa al 13%.

Nel suo discorso, De Paola ha evidenziato in particolare due aspetti, in primis quello relativo alla necessità da parte della popolazione, visto il cambiamento climatico in atto e le tante emergenze ambientali, di auto proteggersi e non farsi trovare impreparati una volta allertati.

“L’autoprotezione è un quid in più – ha detto De Paola – significa cercare di valutare se certe azioni, in occasioni di allerte, possono essere rimandate o evitate, ad esempio non rimanere invischiati un sottopasso o in un parcheggio sotterraneo con la macchina, o camminare per strada in caso di alluvione. Pensiamo alla Spagna, i cittadini sono stati presi alla sprovvista. I soccorritori ci sono in Italia, ma non siamo milioni, come gli abitanti, il rapporto non è 1 a 1 – tiene a ricordare il comandante – ci sono eventi eccezionali non gestibili nemmeno per noi”.

Altro tema rimarcato è relativo ai rischi quando ci si inoltra nei boschi. Sono stati 100 i soccorsi nel 2024 da parte dei vigili, specialmente in aiuto di fungaioli e amanti della natura. “Servono piccoli accorgimenti – è il vademecum – non essere mai da soli, avere dietro telefoni carichi e funzionanti, considerare le proprie condizioni fisiche, spesso ci imbattiamo in persone anziane che si disorientano. Poi un abbigliamento consono. La tempestività del nostro intervento fa la differenza tra la vita e la morte”.

“Un augurio per il 2025? Spero nella pace, ci sono colleghi che vanno in scenari di guerra a spegnere gli incendi provocati dalle bombe su obiettivi civili, rischiando di essere colpiti. Il nostro è lavoro critico, se poi dobbiamo farlo nei teatri di guerra, anche no”.



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