Il bilancio del 2023 della Consigliera regionale senese Anna Paris (PD)

Dalle emergenze per viabilità e crisi aziendali, alle proposte di legge come prima firmataria sulla ludopatia e la cittadinanza digitale

Di Redazione | 2 Gennaio 2024 alle 7:30

Il bilancio del 2023 della Consigliera regionale senese Anna Paris (PD)

Il 2023 è stato impegnativo per la consigliera regionale del Pd Anna Paris che, nel corso dell’anno, ha seguito numerose e differenti questioni riguardanti il territorio senese spaziando dalla cultura al turismo, dalla viabilità ai trasporti, dalla digitalizzazione all’agricoltura, dal lavoro agli interventi di difesa del suolo e di approvvigionamento e distribuzione della risorsa idrica.

Il bilancio degli ultimi 12 mesi. “Il ruolo del consigliere regionale è di rappresentare il territorio di appartenenza portando in consiglio le problematiche che si presentano come cruciali e interagendo con gli assessorati per richiamare l’attenzione su situazioni specifiche della propria circoscrizione. Penso all’emergenza dell’Autopalio di cui mi sono occupata anche incontrando i vertici regionali di Anas per manifestare le enormi difficoltà che creavano i numerosi cantieri aperti contemporaneamente e che causavano ogni giorno code e purtroppo anche incidenti. Così come era necessario informare il consiglio regionale della fase di stallo del Biotecnopolo, un’opportunità importante per lo sviluppo della provincia di Siena, ma che ancora non ha una sua identità. Altra questione spinosa è stata la situazione economica di Siena Jazz e Fondazione Musei Senesi per i quali la Regione ha messo prontamente a disposizione dei fondi per sostenere le due istituzioni. Altre recenti emergenze di cui mi sono occupata, hanno riguardato l’allarme per l’avvistamento di lupi e il ridimensionamento scolastico”.
Le diverse proposte di legge seguite nel corso dell’anno. “Certo, alcune personalmente e altre sviluppate in seno alle commissioni a cui appartengo. Mi fa piacere ricordare le due di cui sono prima firmataria: lo strumento teso a contrastare la ludopatia e la cittadinanza digitale tra le finalità statutarie di Regione Toscana. L’attenzione alle giovani generazioni mi ha portato a proporre uno strumento, poi approvato all’unanimità, per implementare la prevenzione della ludopatia; si tratta del divieto per i minori di giocare con le “ticket redemption” cioè delle macchinette presenti nelle sale giochi che rilasciano biglietti al termine di ogni partita, da scambiare con premi e che pertanto innescano il meccanismo gioco-vincita con il rischio che insorga una dipendenza patologica. Nel mese di dicembre, invece, ho presentato una proposta di legge che chiede di inserire nello Statuto della Regione Toscana la garanzia dei diritti di cittadinanza digitale con l’obiettivo di favorire la fruizione permanente e crescente dei servizi resi ai cittadini e alle imprese dalla pubblica amministrazione. Nei prossimi mesi inizierà l’iter in commissione e spero che venga accolta favorevolmente da tutte le forze politiche che siedono in consiglio regionale. Mi è cara inoltre, anche perché resto sempre una docente universitaria, la normativa che istituzionalizza il premio di Laurea Sassoli. Con l’intervento di quest’anno il premio diventa un’iniziativa annuale della Regione con le finalità di stimolare la diffusione della cultura europea tra i giovani premiando le loro tesi di laurea e di rendere onore ad una personalità che si è impegnata fortemente per promuovere l’Unione Europea”.
Salvaguardia del territorio: in questo anno ci sono stati interventi importanti finanziati dalla Regione. “Nel 2023 la Regione si è impegnata con rilevanti risorse per interventi di mitigazione del rischio idraulico anche nella nostra provincia. Quello che è successo in 7 province della Regione con l’alluvione di novembre, ha reso evidente quanto sia strategico il recupero e il miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici. Fra gli interventi ho ben presenti i 3 scolmatori nel comune di Asciano, ad opera del Consorzio di Bonifica, e quelli per il Borro del Casino, situato presso gli abitati di Taverne d’Arbia e Arbia. Qui il soggetto attuatore è il Genio Civile Toscana Sud che completerà i lavori con l’estate 2024. Sempre in tema di acque seguo costantemente Ente Acque Umbre Toscane poiché ritengo la sua attività, volta all’accumulo e distribuzione dell’acqua Montedoglio, di estrema importanza. E’ un ente che gestisce anche altre dighe, come quella del Calcione, e che sta realizzando importanti opere per l’adduzione delle acque in Valdichiana e in altri comuni più prossimi a Siena”.
La provincia di Siena sta sviluppando una serie di camminamenti, primo fra tutti la Francigena, che stanno attirando sempre più turisti. C’è però bisogno di manutenzione. “Purtroppo non siamo ancora riusciti a far sbloccare presso il Ministero della Cultura le risorse stanziate per dare l’avvio all’accordo tra Ministero e Regione per il riconoscimento Unesco della via Francigena; al tempo stesso la Regione ha finanziato interventi straordinari per qualificare il percorso in alcuni comuni del sud della nostra provincia (San Quirico, Abbadia e Radicofani), ha confermato nel recente bilancio, nonostante le note difficoltà finanziarie, i contributi per la manutenzione ordinaria nelle annualità 2024-26 e ha proposto al Ministero del Turismo il progetto Ippovia Francigena in Toscana”.
Ci sono leggi approvate nel 2023 la cui attuazione sarà rilevante per l’economia della provincia e della Toscana. “Penso a due interventi normativi che sono stati di competenza della Commissione Sviluppo Economico e Rurale che mi hanno particolarmente impegnata: il riordino della normativa in tema di sostegno alle imprese e quella in tema di cerca, raccolta e coltivazione del Tartufo, due leggi complesse tese a intervenire sui lacunosi e vetusti testi vigenti”.
Nel 2024 si riuscirà a rilanciare Suvignano, l’azienda agricola sequestra alla mafia? “Sono ben consapevole che Suvignano rappresenta un bene su cui tutti hanno grandi aspettative per le sue potenzialità e su cui Regione Toscana si gioca una partita importante, sotto sempre la supervisione dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati. Nel 2023 sono stati compiuti i primi passi richiesti in una mia mozione per rendere Suvignano impresa agricola e quindi in grado di ricorrere agli strumenti finanziari che possono, se ben impiegati, potenziare l’attività agricola. Mi auguro, quindi, che la prossima programmazione triennale punti a coltivazioni più redditizie. D’altronde, l’azzeramento da parte del Governo Meloni del fondo per ristrutturare i beni confiscati determina che a Suvignano le attività connesse alla promozione della legalità possano realizzarsi a tutto tondo solo potenziando le coltivazioni agricole, processo che non è breve ma che, se virtuoso, potrà dare i risultati sperati. Intanto a breve la Tenuta potrà disporre di un immobile, la cui ristrutturazione ha richiesto ingenti risorse regionali, che contribuirà alle attività di questo luogo simbolo dei valori di legalità”.
Le aspettative dal nuovo anno. “Il concretizzarsi di una serie di interventi che sto seguendo. Ho nel cassetto alcuni progetti e spero di vederli recepiti in atti regionali nel prossimo anno; inoltre, mi sono stati prospettati una serie di possibili interventi da parte dell’Ente Regione che sarebbero molto utili per il nostro territorio; sarei estremamente felice se si concretizzeranno in decisioni regionali”.


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