Un’offerta formativa interessante quella che presenta ogni anno il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università degli Studi di Siena con i suoi corsi triennali e magistrali che puntano a formare gli studenti che intendono acquisire una solida preparazione storico-culturale e impadronirsi degli strumenti per operare nel campo della conoscenza e della tutela del patrimonio archeologico, storico e artistico.
“Si tratta di un Dipartimento di eccellenza nazionale – spiega il Direttore del Dipartimento Enrico Zanini -. Lo siamo diventati nel 2023 e lo saremo fino al 2027. Questo vuol dire che abbiamo avuto un ottimo risultato di ricerca negli anni precedenti e che poi abbiamo sviluppato un progetto focalizzato sulla sostenibilità del patrimonio culturale e sull’ideazione di nuovi percorsi professionali per i giovani che si avviano a lavorare nel sistema del patrimonio culturale materiale e immateriale”.
Siena e la sua provincia sono luoghi in cui si può respirare storia e dove effettivamente si può riuscire ad applicare al meglio gli studi e le informazioni raccolte nelle aule e trasformarle in azioni concrete sul “campo”.
“Quando mi chiedono di giustificare la nostra esistenza all’interno dell’Università di Siena. La mia risposta è solamente: guardate fuori, guardate cosa c’è intorno – prosegue il Professor Zanini -. E questo non solo dal punto di vista della qualità del patrimonio culturale che ci circonda, la qualità straordinaria artistica, archeologica o la profondità storica, ma anche la concreta dimensione economica del patrimonio culturale che oggi è un grande asset strategico dal punto di vista economico”.
Un vantaggio in più lo ricopre anche la dimensione della realtà del Dipartimento in cui resta sempre diretto il collegamento studente-docente-ricercatore.
“Possiamo garantire, attraverso i nostri due corsi di laurea triennali, una possibilità di formazione che combina precocemente la ricerca con il lavoro dello storico o dell’esperto di beni culturali – spiega il Professore di Storia Contemporanea Fabio De Ninno -. Molti dei nostri studenti in archeologia vanno precocemente ad effettuare ricerche negli scavi con i nostri docenti, altri vanno a conoscere come funzionano le istituzioni del patrimonio culturale oppure quelli che si occupano di storia o altri ancora vanno negli archivi. Questo è consentito proprio dal fatto che il Dipartimento è pensato come una comunità dove accogliere gli studenti sia del territorio sia quelli che vengono da fuori. Perché poi un’altra delle cose belle del nostro Dipartimento è che abbiamo tanti fuorisede che si combinano con la comunità locale, quindi contribuendo ad un arricchimento reciproco”.
Il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali di UniSi svela i suoi corsi di eccellenza nazionale
Il Dipartimento Scienze Storiche e dei Beni Culturali svela il cuore dei suoi percorsi accademci formato da due corsi triennali e tre magistrali per chi vuole vivere a contatto con i beni materiali e immateriali della storia
Di Lorenzo Agnelli | 12 Aprile 2025 alle 12:00
Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.
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