Il medico, noto per le sue crociate contro le fake news in ambito scientifico, attacca l’Unisi: “Insegnano l’omeopatia e probabilmente dicono che le infinite diluizioni, che nulla più contengono, sono miracolose”
Il dottor Roberto Burioni, divulgatore ormai famoso in tutta Italia per le sue crociate contro fake news e dicerie in ambito medico-scientifico, sopratutto sulla vaccinazione, stavolta si scaglia contro l’Università di Siena. Nel mirino c’è un master dell’Unisi, dal nome “Omeopatia e sua applicazione nella medicina integrata” (referente prof. Eugenio Bertelli, professore di ruolo della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Siena, associato di Anatomia), che secondo Burioni sarebbe “assurdo” e frutto di tesi senza validità scientifica. Il master, dalla durata di 24 mesi, assegna 120 crediti formativi.
“I pazienti che si affidano alla Medicina Integrata e Complementare (CIM) sono in costante crescita – sono gli obiettivi prefissati dal master – ed i centri/ambulatori dove si applicano queste metodiche si stanno diffondendo negli Ospedali/AUSL di molte regioni. L’Accordo Stato-Regioni del 7/2/2013 ha fissato i criteri per la certificazione di qualità della formazione di coloro che vogliano essere inseriti, presso i rispettivi Ordini Professionali, negli elenchi abilitanti a praticare l’Omeopatia. Il Master è stato progettato, seguendo le indicazioni della suddetta normativa, in modo da fornire a medici, odontoiatri e farmacisti una solida formazione teorico-pratica sull’Omeopatia e sulla sua applicazione in Medicina Integrata. Verranno acquisite le nozioni fondamentali sull’Omeopatia e sui diversi approcci terapeutici che la caratterizzano; verranno esaminati i limiti delle varie terapie, gli effetti collaterali e le relazioni-interazioni con la medicina ufficiali”.
“L’omeopatia – ribatte Burioni sul portale Medical Facts – non ha alcun senso scientifico, i preparati omeopatici non contengono niente. Ovviamente le terapie omeopatiche che su essi si basano non hanno alcuna efficacia. Queste non sono opinioni, sono fatti oggettivi dimostrati scientificamente e sono tanto indiscutibili quanto il fatto che Milano si trova in Lombardia”.
“Relazioni e interazioni con la «medicina ufficiale» di farmaci – continua – che non contengono nulla e una teoria bislacca formulata 200 anni fa e smentita completamente dalla scienza. All’Università dove si formano i nuovi medici, dove si devono superare esami di chimica e di fisiologia, si insegna la folle bugia che il simile cura il simile. All’Università di Siena insegnano l’omeopatia e probabilmente dicono che le infinite diluizioni, che nulla più contengono, sono miracolose. Però i 2.600 euro che sono indispensabili per l’iscrizione li vogliono veri e per nulla diluiti. Questa è una vergogna: è vergognoso che in una Università vengano insegnate cose simili”.
C.C