Laureato in Scienze Sociali. “Spero che qualcun’altro capisca che invece di stare a giocare a carte è bello studiare”
Il giorno della laurea. Atteso, sognato, un giorno per cui ogni studente lavora a lungo, durante il quale, circondato da parenti e amici, tutti i suoi sforzi vengono ripagati. Un giorno pieno di emozioni, a 20 anni come a 85.
Oggi presso il Polo Mattioli dell’Università degli Studi di Siena, tra tanti giovani neolaureati, c’era anche Giancarlo Gronchi, 85 anni, neo dottore in Scienze Sociali.
Non è certo cosa da tutti giorni vedere un ultraottantenne con l’alloro sulla testa e la tesi sottobraccio, stringere mani e posare per le foto di rito. Giancarlo ha scelto la via della cultura per la pensione, un modo di impiegare il tempo come un altro, a detta sua “A questa età, ormai in pensione – dice il neolaureato – dopo aver fatto tanto volontariato ho pensato di iniziare a studiare qualcosa che non conoscevo”.
Normalmente è facile vedere i pensionati al bar a giocare a carte, ma non lui “Spero che qualcun’altro capisca che invece di stare a giocare a carte è bello studiare” confida Giancarlo, e lo studio lo ha certamente aiutato a mantenersi in forma a livello mentale, perché nonostante gli 85 anni è molto arzillo, decisamente sopra la media rispetto ai coetanei.
Gli sguardi e i sorrisi di parenti e amici costellano questa mattinata di festa, ma quando interrogato sulle emozioni provate durante la proclamazione il neo laureato non si sbilancia “Ormai sono squadrato, non mi emoziono più per queste cose”. Un uomo tutto d’un pezzo, ma il sorriso non scompare mai dal suo volto, specialmente quando riceve i complimenti di amici, parenti e compagni di corso.
Già, perché Giancarlo ha affrontato la laurea triennale in Scienze Sociali insieme ai suoi compagni, dei quali potrebbe tranquillamente essere il nonno, ma con i quali si è sempre trovato bene in ambito accademico “Ho trovato degli amici molto giovani – continua – dai 18 ai 30 anni, è stato bello condividere con loro questo percorso”.
L’avventura di Giancarlo Gronchi non finisce però con la laurea triennale. “Proseguirò” spiega “Perché studiare mi piace, e poi da domani non saprei già cosa fare”.
Andrea Radi