Cus Siena Rugby in difficoltà: la consegna del campo dall’Università al Comune, propedeutica all’avvio dei lavori, non è ancora completata
L’ingente pioggia caduta ieri sera su Siena ha letteralmente messo in ginocchio il Sabbione, lo storico campo di rugby dell’Acquacalda, che si è allagato completamente diventando una vera e propria piscina a cielo aperto. I danni subiti da atleti e addetti ai lavori del Cus Siena Rugby, che non hanno potuto usufruire del campo, mette nuovamente sotto i riflettori i problemi strutturali patiti dalla struttura, che era stata interessata nel 2018 da un accordo tra Comune e Università propedeutico alla riqualificazione, in realtà mai partito perchè bloccato dalle pieghe della burocrazia.
“Dobbiamo fare piccoli lavori, di cui abbiamo i fondi, ma finchè l’Università di Siena non cede la proprietà al Comune, mancano alcuni passaggi, quest’ultimo non può prendersi in carico il campo – ha detto a Siena Tv il vice presidente del Cus Siena Rugby, Antonio Cinotti – Ad oggi non sappiamo dove far mangiare i giocatori ospiti per il terzo tempo. Sono interventi che nel privato durerebbero un mese, non si capisce perchè debbano prolungarsi anni. Intanto la situazione è peggiorata. Prima avevamo delle strutture temporanee che sono andate distrutte, valutiamo ora delle unità abitative/cointainer a spese nostre, le risorse sono quelle di una squadra dilettantistica”.