Nonostante il Covid-19, la CGIL di Siena, con lo slogan ‘L’Italia si cura con il lavoro’, ha celebrato la Festa delle lavoratrici e dei lavoratori, anche se in forma ridotta, con tante iniziative sul territorio. Il sindacato ha omaggiato con mazzi di garofani rossi alcuni luoghi di lavoro simbolici della prima fase pandemica ed un pensiero floreale è stato rivolto anche ai caduti sul lavoro, a Siena nel ponte a loro intitolato e ad Abbadia San Salvatore nei pressi nel monumento a loro eretto.
Su Siena Tv e in diretta streaming e facebook è poi andato in onda uno ‘Speciale Primo Maggio 2021’ con foto e video testimonianze di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, delegate e delegati sindacali delle realtà produttive del territorio. Lo ‘Speciale Primo Maggio 2021’ è disponibile su youtube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=6-KUWisDlDc&t=8s.
Il Segretario provinciale ha parlato di lavoro e futuro: “In una fase difficile della vita del Paese in cui c’è bisogno di ripartire nel segno dell’unità delle lavoratrici e dei lavoratori e della coesione sociale, – ha detto Seggiani – abbiamo voluto ribadire il valore della centralità del lavoro, per ricostruire su basi nuove l’Italia ed affrontare con equità e solidarietà le gravi conseguenze economiche e sociali della pandemia, dicendo subito a chi pensa che quando sarà finita chi si è ‘fatto il mazzo’ si potrà licenziare che sarebbe un errore clamoroso.
“Al contrario chiediamo con forza, non solo a livello nazionale, che tutte le forze del territorio si confrontino – ha concluso il Segretario provinciale CGIL – per condividere un progetto di sviluppo per il lavoro di domani, inclusivo per le donne, attrattivo per i giovani, sostenibile per l’ambiente, e per attenuare le disuguaglianze che in questo ultimo anno sono cresciute a dismisura. Se queste saranno le basi, partendo dalle tante eccellenze della provincia, avremo quel salto di qualità che permetterà investimenti, crescita di posti di lavoro stabili e tenuta sociale, con interventi pubblici mirati sia per una sanità territoriale che per colmare il gap infrastrutturale che rimane uno dei più grandi freni alla nostra economia”.