Organizzare il Palio tutelandone tradizioni e peculiarità, in un percorso in continua evoluzione che traghetta inevitabilmente la Festa nella modernità. E’ questo il compito oggi del sindaco di Siena e quindi di Nicoletta Fabio, al suo quarto Palio da primo cittadino. Intervistata dai microfoni di Siena Tv per la trasmissione “Piazza con Vista”, il sindaco ha fatto il punto sul lavoro del Comune in questi giorni di Palio.
“E’ un lavoro di squadra essenziale, è il lavoro di una squadra collaudata, è un sistema rodato nel tempo, che ogni volta ritrova l’entusiasmo e l’impegno e la serietà necessari per affrontare questi quattro giorni fondamentali per la città – afferma – tutti gli uffici comunali sono coinvolti più o meno direttamente, l’ufficio Palio in primis; ma tutti gli operai sotto la guida dell’ingegner Ceccotti, l’Economato, il Segretario Generale che presiede ai momenti ufficiali, sono impegnati. Mi sono dimenticata di qualcuno sicuramente. Per l’Amministrazione è un grande impegno, che però non distrae il Sindaco da quelle che sono le altre esigenze della città”.
L’idea di Palio sindaco, già Priore dell’Istrice: “Ricordo che quando facevo il Priore, in più occasioni ho usato una frase che più o meno piaceva: “i popoli facciano i popoli, i dirigenti facciano i dirigenti” – ancora il sindaco – E qui dobbiamo aggiungere: Il Comune fa la sua parte, è l’ente che organizza il Palio. Le contrade sono indubbiamente le protagoniste. Senza le contrade il Palio non si farebbe. Ci sono i fantini, ci sono i capitani, gli onorandi priori, c’è un mossiere, c’è tutta una macchina organizzativa che rende materiamente possibile il Palio. Ciascuno ha un ruolo che è definito dal regolamento del Palio e dalle regole dell’Amministrazione Comunale. Altri ruoli sono definiti da regole non scritte, che sono nel DNA dei senesi e nella nostra natura. Chi sa giudicare se stesso è il vero saggio (citando Il Piccolo Principe). Io sono molto severa con me stessa, spero lo siano anche gli altri”.
La riflessione del sindaco sul futuro del Palio, tra tradizione e modernità: “Ci siamo portati molto avanti nella tutela della Festa, e nella sicurezza, che è diventato un tema centrale. Siena non è un mondo a parte – premette – ci sono delle norme e delle realtà, di cui facciamo parte. Ogni anno, anzi ogni giorno, ci poniamo il problema se c’è altro da fare per la sicurezza. Ogni novità/potenziale rimedio però può diventare peggiore del male. Ogni modifica dunque ben venga, ma deve essere accettata se ne dimostra la necessità. Non bisogna esagerare nell’innovazione, ma teniamo presente che le cose cambiano. Il Palio è sopravvissuto anche grazie alla sua capacità di adeguarsi. Tradizione e innovazione non sono termini in contraddizione. Se è opportuno bisogna innovare, rimanendo nell’alveo della tradizione. A volte si sentono sbandierare delle tradizioni cose che ci sono solo da alcuni anni”.
Le aspettative della Fabio in vista della Carriera: “Mi aspetto che ciascuno faccia la sua parte in questo Palio. Non dico che deve vincere il migliore, non è una competizione atletica. Ci sarà chi sarà felice e chi lo sarà meno. L’importante è che tutto si svolga con la massima serenità. Io mi sento addosso una grande responsabilità. Non cambia da Palio in Palio. Un sindaco non può permettersi delle emozioni, o perlomeno le deve gestire e controllare in ogni momento. Questa è la cosa più difficile, ma doverosa” è la chiosa.