L’attuale situazione dell’illuminazione pubblica a Siena è stata l’oggetto dell’interrogazione del consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico durante il Consiglio Comunale di giovedì 16 gennaio. A rispondere è stato l’assessore Lorenzo Loré.
“Gli impianti di illuminazione pubblica del Comune di Siena – ha spiegato Loré – sono gestiti attraverso la convenzione Consip Servizio Luce 3, alla quale abbiamo aderito nel 2015 con un contratto esteso di durata novennale, in scadenza ad ottobre 2025. Nel corso degli anni, grazie a questo contratto, abbiamo efficientato completamente il sistema con l’inserimento di sorgenti Led e apportato implementazioni in linea con le esigenze emergenti della città. L’amministrazione sta già ricevendo manifestazioni di interesse per una gestione integrata dell’energia, non limitata all’illuminazione pubblica. In questi primi mesi del 2025 inizieremo a lavorare sulla definizione dei percorsi da seguire per arrivare preparati alla scadenza del contratto, garantendo una gestione efficiente e continuando a implementare tecnologie di ultima generazione ad alta efficienza”.
“In merito ai costi – ha proseguito l’assessore – la spesa annuale del servizio non è fissa, ma dipende dalla quota energia, che negli ultimi anni ha subito significativi incrementi legati a fattori esterni, come la pandemia e il conflitto bellico. La media è di circa 1,6 milioni all’anno compresa Iva. Tuttavia, i precedenti interventi di efficientamento energetico contribuiranno a ridurre sensibilmente il canone annuo nel prossimo contratto”.
Riguardo ad alcune criticità specifiche sollevate dall’interrogazione, Loré ha precisato che “in alcune zone della città gli impianti di illuminazione interferiscono con la vegetazione esistente, su cui stiamo intervenendo quando necessario. Inoltre, l’area esterna della risalita di Fontebranda non è ancora collegata in modo ottimale alla rete di illuminazione pubblica, poiché continua a dipendere dagli impianti della risalita stessa. Stiamo lavorando per risolvere questa criticità entro la fine del contratto attuale, provvedendo all’allaccio diretto alla rete di illuminazione pubblica”.
Il consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta. “Quello sull’illuminazione della risalita di Fontebranda – ha detto – è un impegno simbolico, potrebbe essere soddisfazione di tutti illuminare meglio l’accesso alle scale mobili e la loro uscita. E’ poi importante conoscere quanto costa illuminare la città e spero che con la ricontrattualizzazione della gestione si possa ricavare qualche risparmio, che permetta così maggiori investimenti nella manutenzione della rete di illuminazione e, quindi, una sua migliore percezione. Una città più luminosa è più attraente, accogliente e più vivibile, soprattutto durante l’inverno, quando il buio è maggiore. L’illuminazione pubblica può apparire un tema semplice, ma impatta direttamente sulla vita dei cittadini e dei visitatori. In tal senso, reputo indispensabile migliorare l’illuminazione in alcuni luoghi oggettivamente troppo carenti da apparire trascurati”.