Impiegata della Asl ruba dai portafogli degli anziani

Di Redazione | 14 Maggio 2016 alle 21:26

Impiegata della Asl ruba dai portafogli degli anziani

Con un trucco impiegata della Asl ruba dai portafogli degli anziani

Banconote che scompaiono con destrezza dai portafogli degli anziani. Dopo due segnalazioni erano stati gli stessi responsabili della ASL 7 di Siena – Pian d’Ovile a segnalare i sospetti ai carabinieri della Stazione di Siena – viale Bracci.

I militari hanno quindi convocato le due persone che si erano lamentate coi dirigenti dell’Asl, per far raccontare a verbale quanto loro accaduto. Entrambi erano uomini e anziani.

Il primo racconta di essersi recato a Pian d’Ovile la mattina del 10 settembre 2015 per fare una risonanza e che, mentre stava pagando la prestazione al riscuotitore automatico del piano terra, era stato avvicinato da una donna che lo aveva invitato nel suo ufficio per effettuare una verifica del pin della tessera sanitaria. Lo aveva fatto sedere dinanzi a lei e si era fatta consegnare la tessera sanitaria e la carta d’identità. Il portafogli dell’anziano era rimasto sulla scrivania quando, all’improvviso, la donna aveva urtato il contenitore delle penne che erano cadute a terra dalla parte dell’uomo. Questi, con istintivo gesto di cortesia, si era abbassato a raccogliere le penne da terra, abbandonando il portafogli fuori dalla propria visuale. Alla fine di tale incontro, uscito dagli ambulatori, il paziente si era recato a pagare il parcheggio per ritirare la macchina e si era reso conto dell’ammanco di 50 euro che era solito tenere in un preciso scomparto del portafoglio.

Il secondo teste riferisce di un’esperienza pressoché analoga. Entrambi non hanno intenzione di presentare denuncia per i soli 50 euro scomparsi.

Nel corso delle indagini i Carabinieri recuperano il racconto che, un testimone della seconda vicenda, aveva postato su facebook: avendo udito il botto delle penne che erano cadute per terra, si era affacciato alla porta dell’ufficio ed aveva visto che, mentre l’anziano raccoglieva le penne, l’impiegata rovistava nel suo portafogli, estraendone una banconota di colore arancione. L’uomo ha poi riconosciuto l’impiegata in un album di foto esibito dai carabinieri.

Ma non finisce qui: i carabinieri riescono a ricostruire altre due vicende analoghe. In una delle due la donna, per aver maggior tempo nelle operazioni di sottrazione, aveva addirittura invitato la vittima a farle la cortesia di sistemare un orologio a muro. Mentre  la vittima aggiustava l’orologio, la donna provvedeva a far scomparire 4 banconote da cinquanta euro che l’uomo era solito tenere come riserva fissa in uno scomparto del portafoglio. L’impiegata però non era stata abbastanza veloce, l’uomo l’aveva vista e bruscamente rimproverata, recuperando subito il suo denaro.

A questo punto, d’accordo con il pm Natalini, i carabinieri hanno piazzato una telecamera nell’ufficio della donna. Dopo due ulteriori episodi ripresi dalla microcamera, in cui la donna non era riuscita a sottrarre nulla, pur avendo messo le mani sul portafogli della vittima di turno, i militari inviano nell’ufficio un vispo 86 enne che potesse fare da esca. In questo caso è lo stesso uomo a cagionare la caduta del mazzo di penne. Le banconote erano state fotocopiate dai carabinieri perchè non potessero esserci dubbi sulla sottrazione. L’anziano avrebbe dovuto tergiversare un po’ di più nel raccogliere le penne, ma il mal di schiena gliel’ha impedito, rialzandosi troppo presto e così la donna aveva fatto solo in tempo ad allungare le mani sul portafogli, senza riuscire ad arraffare nulla.

Tre episodi consumati e tre tentativi sono comunque sufficienti a dimostrare le responsabilità della donna che, per ordine del gip Malavasi, è stata interdetta da ogni contatto con il pubblico per la durata di un anno. Vi sarà il tempo dunque affinché il procedimento penale per i furti aggravati faccia il suo corso.

Nel frattempo se altre persone si fossero trovate ad essere involontarie protagoniste di episodi analoghi, ed avessero a suo tempo ritenuto di non voler procedere, potrebbero ora utilmente presentarsi ai Carabinieri di Viale Bracci per rendere la loro testimonianza.



Articoli correlati