Dopo lo stop alla sospensione di due mesi, comminata dall’ospedale le Scotte di Siena perchè secondo l’azienda ospedaliera non aveva adempiuto all’obbligo vaccinale anti Covid, una dipendente amministrativa del policlinico otterrà anche le mensilità di cui non aveva usufruito.
Lo ha deciso il giudice del lavoro di Siena Delio Cammarosano il 21 aprile, in una sentenza che condanna contumace l’ospedale senese al pagamento di oltre 5mila euro più le spese legali. La vicenda risale al giugno 2022 quando l’impiegata, nonostante avesse un green pass rafforzato dopo essere guarita dall’infezione Covid, valido fino a luglio, venne sospesa. Nel reintegrarla ad agosto dello stesso anno il giudice aveva portato a sostegno della decisione alcune tesi scientifiche legate all’efficacia dei vaccini e dei precedenti di giurisprudenza, definendo “sproporzionata” la sospensione a livello costituzionale, visti i danni “irreparabili” che una decisione del genere può cagionare sia a livello economico che personale. Ed adesso la vicenda si chiude con la decisione che impone l’ospedale di pagare gli stipendi che la dipendente non aveva percepito causa sospensione.
Soddisfatto il legale della dipendente, avvocato Antonio Panella, che nel reputare la sentenza un precedente di rilievo, nota come “la lavoratrice, in qualità di impiegata amministrativa, non era soggetta ad alcun obbligo vaccinale”.
C.C