In provincia di Siena aumenta il valore aggiunto e cresce l'export. Età media sempre più alta

Di Redazione | 10 Giugno 2019 alle 19:28

In provincia di Siena aumenta il valore aggiunto e cresce l'export. Età media sempre più alta

I dati economici e demografici enunciati oggi durante la tavola rotonda di “Siena2030”

Numeri interessanti quelli esplicati oggi alla tavola rotonda di Siena2030, il percorso di riflessione lanciato da Fondazione Mps sullo sviluppo futuro del territorio (LEGGI QUI: https://www.radiosienatv.it/siena2030-al-santa-maria-parte-la-riflessione-sul-percorso-di-crescita-del-territorio/)

Le stime del valore aggiunto provinciale indicano un aumento di +1,6% nel corso del 2018, per un ammontare complessivo di 7.767 milioni di euro. Tale tendenza positiva è confermata anche nella componente pro-capite che raggiunge i 29.256 euro, il dato più alto in Toscana dopo la provincia fiorentina. Migliora il saldo commerciale con l’estero, positivo per 1.121 milioni di euro e in aumento di +2,8% rispetto all’anno precedente. Il mercato europeo si consolida come principale sbocco per i prodotti della provincia: nel 2018 le esportazioni verso paesi europei si sono attestate complessivamente a 1.262 milioni di euro, con un incremento di +4,7% rispetto all’anno precedente. Il tessuto imprenditoriale, al 31.12.2018, registra uno stock di localizzazioni d’impresa pari a 36.952 unità, con una riduzione -114 unità rispetto all’anno precedente. In particolare diminuiscono le società di persone e le imprese individuali mentre continua la crescita delle società di capitale. Sul fronte occupazionale il numero di addetti aumenta di +3,4%, con un tasso di disoccupazione in discesa al 7,5%.

Se il quadro economico attuale fornisce ancora elementi di positività, in chiave prospettica l’aspetto più delicato riguarda la struttura demografica della provincia: attualmente il 25,9% della popolazione ha più di 65 anni contro una media italiana del 22,6% ed una media europea ancora inferiore. Secondo le proiezioni, la componente degli over 65 potrebbe salire al 28,5% nel 2030. L’età media a Siena è di 47,1 anni (contro una media italiana di 45,2) e si stima che nel 2030 possa arrivare a 48,7 anni. Tali dinamiche demografiche, nel lungo periodo, potranno avere riflessi non secondari sia sulla tenuta del tessuto sociale che sull’andamento dell’economia locale.

“Molte le sfide per il futuro che emergono dall’analisi effettuata” evidenzia Marco Forte, Direttore Generale della Fondazione MPS “a iniziare dalla capacità di valorizzare un patrimonio culturale ricchissimo e di grande vivacità che stenta a generare adeguati ritorni economici, all’individuazione di nuove misure per favorire il pieno sviluppo dell’imprenditoria giovanile. Aver inserito questo evento nell’ambito della Giornata dell’Economia assume peraltro un valore simbolico di vicinanza della Fondazione al mondo produttivo e di grande attenzione al settore dello sviluppo locale.”

Massimo Guasconi, Presidente della CCIAA Arezzo-Siena fornisce un quadro di sintesi dell’anno appena trascorso “Nel 2018 si registra ancora una crescita del valore aggiunto, anche se alcuni settori segnano ancora il passo, come per esempio l’edilizia ed il commercio. Rimangono trainanti nella nostra provincia quelle che ormai consideriamo delle consolidate eccellenze, come la camperistica ed il suo indotto, la farmaceutica, il vitivinicolo ed il turismo. Tutte con segnali di positività e in particolare con ottimi indicatori riferiti all’export.”

“Il quadro economico senese e in generale toscano, rimane abbastanza complesso” prosegue Giuseppe Salvini, Segretario Generale della CCIAA Arezzo-Siena “Siamo in presenza di uno scenario molto polarizzato, con marcate differenze di performance fra le imprese che operano sui mercati mondiali e le imprese che si rivolgono esclusivamente al mercato interno. Mentre le prime fanno registrare incrementi incoraggianti, le seconde risentono del calo dei consumi e degli investimenti che ha caratterizzato il mercato italiano negli ultimi anni. Note positive emergono in particolare dal turismo che fa registrare nel 2018 un incremento delle presenze del 6,7% portando i visitatori a quota 5.3 milioni, dal settore farmaceutico, dal comparto viticolo ed agroalimentare”.

 



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