Una sala lettura intitolata a Michela Murgia all’Università per Stranieri dove studentesse e studenti potranno studiare sentendosi ispirati da quello che lei è stata in vita, una vita stroncata troppo presto dal cancro. “E’ una piccola sala – ha specificato il rettore Tomaso Montanari– , ma è nel cuore dell’Ateneo, ed è impossibile entrare senza vederla”. Alla cerimonia di inaugurazione, oltre al rettore Tomaso Montanari, sono intervenuti Giuseppe Marrani ( direttore del Dipartimento di Studi Umanistici), Daniela Brogi ( docente di Letteratura italiana contemporanea), Luca Casarotti (research fellow presso il Dipartimento di Studi Umanistici), Imsuk Jung (docente di Lingua e cultura coreana). È stato poi l’intervento di Hee Sun Moon (collaboratrice linguistica di coreano di Unistrasi) a far commuovere il folto pubblico di presenti. Commosso fortemente anche il rettore unistrasi nel sentire le parole della docente e amica della scrittrice. A seguire è stato il marito di Murgia, l’attore e regista Lorenzo Terenzi, a ricordarla. Si sono sposati in articulo mortis, un atto politico come più volte lei ha ribadito. “È stata la mia migliore amica, lo sarà sempre” ha detto Terenzi prima di leggere un brano della scrittrice. Come intermezzo la musica del quintetto “Nuovo mondo” e le parole dell’attrice Daniela Morozzi tratte dal libro della scrittrice “Stai zitta”. “Ci manca – ha detto l’attrice toscana-, ha lottato per tutte noi instancabilmente, lei è ancora presente dovunque in noi e in me. La penso spesso e me la porto spesso in palcoscenico”. Una delle ultime conferenze di Michela Murgia era stata proprio alla Stranieri di Siena, nel marzo 2023, nell’ambito del ciclo Asian community and Europe, e il tema era il soft-power coreano. “C’era un legame forte tra Michela e la lingua e la cultura della Corea”, ha aggiunto Terenzi. “Volevamo costruire un ricordo durevole – ha ribadito Montanari- e così abbiamo scelto di intitolarle non un’aula per la didattica frontale, ma un’aula di studio libero, una sala di lettura dove studentesse e studenti possano sentirsi a casa” Nella casa di Michela Murgia, piena di libri e parole.
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