Inaugurazione anno accademico Unistrasi, il Comune smentisce: nessuna comunicazione sulla non partecipazione

La decisione sulla presenza deve essere ancora presa. Nella comunicazione si specifica l'assenza di gonfalone e chiarine, un gesto simbolico comunque forte

Di Redazione | 7 Ottobre 2021 alle 12:21

Inaugurazione anno accademico Unistrasi, il Comune smentisce: nessuna comunicazione sulla non partecipazione

Il Comune di Siena smentisce: nessuna comunicazione sulla non partecipazione all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università per Stranieri di Siena in programma per domani. La notizia apparsa oggi sui quotidiani riportava infatti di una comunicazione inviata dal Comune all’Ateneo riguardante la cerimonia di domani, alla quale, secondo la stessa, il Comune avrebbe comunicato la non partecipazione. Notizia vera soltanto in parte: nella comunicazione infatti il Comune ha soltanto specificato come non saranno presenti il gonfalone e le chiarine, ma non che non sarà presente un rappresentante dell’Amministrazione. Un gesto simbolico comunque forte: questi elementi di rappresentanza del comune sono da sempre presenti nelle cerimonie accademiche senesi.

Una decisione che potrebbe essere riconducibile alle esternazioni del nuovo Rettore dell’Università per Stranieri Tomaso Montanari, che entrerà in carica proprio domani, in merito alle foibe, definite dallo stesso come una “decontestualizzazione della memoria” e come siano “strumentalizzate dalla destra”.

La decisione sulla partecipazione, nonostante tutto, deve essere ancora presa dal sindaco De Mossi e dalla Giunta, anche se gli attriti tra le due istituzioni sembrano innegabilmente esserci e probabilmente domani nessuno occuperà la sedia che sarà comunque riservata al rappresentante del Comune.

Un episodio che ricorderebbe quello avvenuto nel 2018 quando, appena eletto, il sindaco De Mossi non presenziò alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi di Siena. Al tempo sembrò un errore di comunicazione all’interno della Giunta, stavolta si tratterebbe di una decisione ben precisa, un gesto simbolico forte, uno sgarbo istituzionale che metterebbe in chiaro quali saranno i rapporti tra l’amministrazione e l’Ateneo sotto la guida di Montanari.



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