Inclusione sociale, vela e surf, successo per lo special camp a Marina di Grosseto

Contrasto alla povertà educativa, divertimento e sport in acqua garantendo ai più piccoli il diritto al gioco e le opportunità educative, due giorni sotto la guida della campionessa olimpica e direttore tecnico delle nazionali giovanili della Fiv Alessandra Sensini

Di Redazione | 8 Giugno 2024 alle 18:00

L’inclusione sociale e il contrasto alla povertà educativa attraverso il divertimento e lo sport in acqua garantendo ai più piccoli il diritto al gioco e le opportunità educative. Si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione lo ‘special camp’ a cui hanno preso parte 70 bambini e ragazzi dei Punti Luce di Roma: per due giorni hanno vissuto un’esperienza di vela, surf e altri sport acquatici guidati dalla campionessa olimpica e direttore tecnico delle nazionali giovanili della Fiv Alessandra Sensini.

L’iniziativa è stata sviluppata nel contesto della partnership tra Ferrero e Save the Children nel centro dedicato alle attività veliche Waterworld di Marina di Grosseto. La due giorni è stata caratterizzata non solo dagli sport velici ma anche dalle attività ludico motorie del progetto di responsabilità sociale del gruppo Ferrero denominato Kinder Joy of moving, con un approccio educativo innovativo: il metodo nasce dal gioco ed è in grado di favorire non solo lo sviluppo motorio, ma anche quello cognitivo, emozionale e relazionale dei bambini. In quest’ottica il metodo ha spostato l’attenzione dalla performance al divertimento, dall’antagonismo alla relazione. “Passare una giornata così” per i bambini e i ragazzi, “è molto importante, li ho esortati a divertirsi, a vivere ogni emozione e a iniziare a sognare che poi lo sport è questo: ti dà la possibilità di sognare il futuro”, ha detto Sensini.

“Crediamo fermamente alle opportunità educative che possono essere date ai bambini che provengono da contesti deprivati, giocare e divertirsi al mare con i coetanei è un esperienza educativa edificante che insegna loro come si sta insieme, quali sono le regole, come vivere le emozioni; è un’esperienza di crescita”, le parole di Silvia Di Laurenzi, coordinatrice progetti Punti Luce di Save the Children. Diego Latora, coordinatore dei programmi di formazione Joy of Moving del Gruppo Ferrero, ha spiegato che si tratta di un “metodo basato sull’approccio olistico che è molto inclusivo e che dà molte possibilità ai bambini di esprimersi e che ci dà la possibilità di stimolare a 360 gradi i bambini attraverso il gioco di movimento e l’attività fisica puntando anche ad obiettivi cognitivi e alla stimolazione della parte socio-emozionale”



Articoli correlati