Santa Maria della Scala, l’inchiesta sui presunti danneggiamenti di un manufatto archeologico durante gli scavi nel corridoio interno corre veloce verso la chiusura. Delle quattro posizioni finite sotto i riflettori degli inquirenti, tre sono state già archiviate: quella del sindaco Luigi De Mossi, del titolare della ditta esecutrice dei lavori e dell’ingegnere responsabile dei lavori. Rimane “sotto osservazione” solo la posizione del direttore dei lavori.
Per tutti venivano ipotizzati in concorso i reati di danneggiamento al patrimonio archeologico e tutta una serie di contravvenzioni penali in ordine alla paesaggistica e alla tutela dei beni culturali. Dopo rapidi accertamenti, alla porzione di cantiere sequestrata erano stati tolti i sigilli, ed era scattato un giro di interrogatori.