Quattro indagati: la Forestale spiega i motivi delle indagini, le accuse e cosa è stato trovato
Il Nucleo Investigativo del Corpo Forestale dello Stato di Siena ha dato esecuzione ad un decreto del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Aldo Natalini finalizzato all’ispezione di due siti di detenzione cavalli della provincia di Siena ed alla perquisizione delle abitazioni facenti capo ai quattro soggetti indagati, tra cui un veterinario residente fuori provincia e tre fantini.
Le delegate attività di polizia giudiziaria, condotte a partire dalle ore 5,30 di martedì 31 maggio, hanno visto impegnate 25 unità di personale del Corpo Forestale dello Stato, coadiuvati da due medici veterinari del Direzione Generale per la Promozione della Qualità Agroalimentare e dell’Ippica, Anagrafe Equina e benessere animale del cavallo sportivo, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (già UNIRE): organismo preposto, tra l’altro, alla gestione del libro genealogico dei cavalli sportivi e delegato agli accertamenti sull’identità degli equidi.
Le perquisizioni hanno avuto ad oggetto la ricerca di farmaci dopanti o comunque di sostanze vietate. Contestualmente sono state effettuati anche prelievi ematici su tutti i cavalli presenti nei luoghi ispezionati finalizzati all’accertamento della loro identità ed all’effettuazione di analisi antidoping. Complessivamente sono stati oggetto di analisi 61 cavalli da corsa, sia Anglo Arabi che Purosangue, anche estranei all’Albo dei cavalli da Palio.
Sono stati rinvenuti e sequestrati alcuni farmaci sospetti, sui quali sono già stati avviati accertamenti che saranno curati dai laboratori delegati dalla Procura di Siena.
Sulla base di fonti investigative, sono stati anche eseguiti saggi sui terreni ispezionati al fine di rinvenire eventuali seppellimenti illegali di cavalli, senza comunque trovare riscontro.
L’operazione odierna è stata disposta nell’ambito dell’indagine già aperta dalla Procura della Repubblica di Siena nell’estate scorsa per falsificazione dei passaporti identificativi, a seguito dell’accertato scambio di cavalli Anglo-Arabi con Purosangue (categoria non ammessa al Palio di Siena). Nel luglio 2015 tre cavalli furono sottoposti a sequestro probatorio.
Nelle ultime settimane uno dei cavalli sequestrati è deceduto in fase di allenamento in sito diverso dal luogo della custodia giudiziale, donde la contestazione anche del reato di violazione di sigilli e frode processuale.
Le altre ipotesi di reato sono falso ideologico per soppressione, falso in atto pubblico in danno della Commissione veterinaria del Palio di Siena (Palio 2014 e Palio 2015), maltrattamento ed uccisione di animali, commercio ed impiego di farmaci non consentiti.