L’industria 5.0 che fa leva su innovazione e sostenibilità non ha futuro senza il sostegno delle risorse pubbliche. E’ quanto emerso nel corso dell’assemblea di Confindustria Toscana Sud che chiede al Governo uno stanziamento di 5 miliardi per le imprese italiane. E sempre in tema di fondi pubblici è imprenscindibile un aiuto dello stato per le aziende colpite dall’alluvione di inizio novembre che ancora lottano contro il fango ma provano a mantenere i posti di lavoro.
“Il Pnrr deve intervenire con risorse destinate al 5.0, il 4.0 fu sostenuto da una manovra pubblica, ci attendiamo che altrettanto avvenga ora, servono almeno 5 miliardi in questa direzione, è impossibile realizzarla senza l’incentivo pubblico – spiega a Siena Tv Fabrizio Bernini, presidente Confindustria Toscana Sud – il dopo alluvione? Abbiamo chiesto la sospensione delle uscite e chiediamo la proroga del 4.0 al 30 novembre, ma non abbiamo avuto una risposta, siamo rattristati, oltre che sommersi ancora da fango e rovine nelle fabbriche. Ci viene detto che non ci sono fondi, noi però abbiamo la necessità di non far uscire un euro dalle aziende, i lavoratori li teniamo e paghiamo per far ripartire le imprese, temiamo che gli aiuti arriveranno in ritardo e pochi”.