“L’impatto di 2164 euro in più sulle famiglie, traducendolo in stipendi medi della città, significa due stipendi e tre pensioni”. L’inflazione a Siena è al +9,6%, la seconda inflazione più alta d’Italia ex aequo con Imperia, che si tradurrà per la famiglia tipo in una spesa supplementare di 2.164 euro annui. Il dato emerge dalla classifica stilata dall’Unione nazionale consumatori, che ha elaborato i dati Istat dell’inflazione di marzo 2023. Una situazione “drammaticamente preoccupante” secondo la Cgil, per questo in un simile contesto, appare quanto mai necessario per Fabio Seggiani (segretario Cgil Siena), rinnovare i contratti, aumentare le pensioni ed abbattere l’inflazione mettendo la parola fine al conflitto russo ucraino e colpendo la speculazione.
“Ci sono migliaia di lavoratori interessati da mancati rinnovi contrattuali in tutti i settori, vanno aumentate le pensioni minime e servono politiche fiscali diverse – tuona Seggiani – L’inflazione ha due cause, gli aumenti energetici derivanti dal conflitto russo-ucraino che deve assolutamente finire, e la speculazione, che non viene frenata di fronte all’impennata dei prezzi di materie prime e servizi”.