"Io scherzo su tutto, ma così è troppo", Bruno Ondo Mengue commenta gli insulti razzisti

Parla a Siena Tv il giocatore del Costone dopo l’episodio accaduto ieri durante la partita che la squadra senese ha giocato ad Arezzo

Di Redazione | 17 Ottobre 2022 alle 13:15

“Io scherzo su tutto, ma così è troppo”. C’è rabbia, e soprattutto delusione, nelle parole di Bruno Ondo Mengue, giocatore del Costone, che durante la sfida in trasferta contro Arezzo è stato bersagliato da insulti razzisti.

“La partita era tesa – ha raccontato Ondo Mengue – e un gruppetto di ragazzi con la stessa felpa, forse delle giovanili dell’Arezzo, ha iniziato a chiamarmi Koulibaly (ndr: il giocatore di calcio del Chelsea, ex Napoli). Fino a quel punto ho cercato di non farci caso – ha proseguito il giocatore – poi però sempre da quelle persone ho sentito distintamente ‘n**o di m**a’. Ho chiesto chi fosse stato a dire quelle parole ed è calato il gelo. Allora ho immediatamente segnalato l’accaduto all’arbitro che, dispiaciuto, mi ha detto di non aver sentito l’insulto ma che avrebbe scritto nel rapporto della partita questo episodio”.

L’amarezza del momento non fa perdere la lucidità a Ondo Mengue che ci tiene a specificare: “So bene che quel gruppetto che mi ha insultato non rappresenta la società di Arezzo. Per l’ennesima volta per poche persone ci rimettono tutti”.

L’episodio che ha coinvolto il giocatore del Costone però è tutt’altro che isolato. Due giorni fa la pallavolista Paola Egonu si è sfogata mettendo in luce la mole di insulti razzisti che ha dovuto sopportare soltanto per essere un’atleta italiana di origini africane, tanto da farle pensare per un momento di abbandonare la sua carriera con la nazionale.

Lo sport non è un’entità astratta ed è, come ogni altro aspetto della vita, immerso in un contesto che è ben spiegato anche dalla storia personale di Ondo Mengue : “Io sono arrivato in Italia nel 1999 ed ho un fratello più piccolo di 10 anni. Mi preoccupa che lui, a distanza di tutto questo tempo, stia vivendo gli stessi pregiudizi che ho dovuto affrontare io nel corso degli anni”.

“Si tratta di un episodio vergognoso – ha commentato il presidente del Costone Emanuele Montomoli esprimendo solidarietà al proprio atleta–. Mi dispiace che una serata di sport ed una partita così avvincente venga macchiata da un insulto del genere. Ho la fortuna di conoscere personalmente il presidente della società aretina, Mauro Castelli, persona di cui ho potuto apprezzare la correttezza e le qualità morali, e so che un simile comportamento di un singolo tifoso non fa parte dei valori in cui l’Amen Scuola basket si riconosce”.

Solidarietà espressa anche da parte Panathlon Club Siena, nella persona del Presidente Fabio Bruttini, unitamente a tutto il Consiglio Direttivo.



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