Italia Viva, da Siena la faida interna al partito di Renzi: "Da Palla al Centro a Palla a Sinistra? Solo il Congresso può decidere"

Momenti turbolenti anche per Italia Viva, dopo l'apertura al centrosinistra da parte del leader Matteo Renzi e di Stefano Scaramelli, alcuni dirigenti provinciali non ci stanno e chiedono il Congresso del partito per decidere la linea politica da tenere

Di Lorenzo Agnelli | 2 Agosto 2024 alle 16:30

“Visto che da “Palla al centro” si va a “Palla a sinistra”. Ed è legittimo che il nostro presidente Matteo Renzi abbia questa posizione. Però proprio per rafforzarla, per motivarla, credo che una fase costituente di assemblee provinciali per arrivare con cognizione di causa al 27 settembre per prendere una decisione ponderata”.
La virata a sinistra di Italia Viva, lanciata direttamente dal leader nazionale Matteo Renzi, non piace proprio a tutti i tesserati e dirigenti di partito, anzi tutt’altro. Secondo alcuni dirigenti provinciali di Italia Viva Siena la decisione calata dall’alto e che ha sposato immediatamente il Vicepresidente del Consiglio Regionale Stefano Scaramelli non sarebbe legittima, in quanto i cambi radicali di linea e strategia politica vanno decisi democraticamente ad un Congresso e non nelle segrete stanze, in rispetto delle volontà della base costituente. È il messaggio che arriva da alcuni dirigenti provinciali di Italia Viva ma che potrebbe trovare il favore di molti tesserati di tutto il Paese.
“Gli iscritti hanno voglia di esprimersi – spiega Mario Morellini, dirigente della cabina di Regia Provinciale di Italia Viva Siena -, hanno voglia di ascoltare, di essere motivati. Serve discutere, perché io vedo tanto, tanto disorientamento. E il dato che a me preoccupa è l’astensione. Il 30 settembre dovrebbe chiudersi il tesseramento 2024 e so che molti non prendono la tessera proprio perché sono disorientati”.
Un messaggio molto chiaro indirizzato al leader nazionale e ai dirigenti nazionali di Italia Viva. Il partito non può essere considerato come un “comitato elettorale utile solo a mantenere scranni insignificanti, al servizio dei populisti di turno e sperare in qualche prebenda”, come sottolineato nella nota scritta dai renziani non allineati. L’idea preferita da questa frangia infatti sarebbe quella di collaborare insieme agli scontenti di Azione e Forza Italia per costruire un’area Liberale e Riformista.
“Io credo che se Renzi saprà motivare la sua classe dirigente – continua Morellini -, il Congresso potrà vincerlo e lo potrà vincere anche su questa linea. Anche perché la nostra origine è di centrosinistra però un centrosinistra autonomo. Bisogna lavorare sugli iscritti e non solo di Italia Viva ma anche di Azione e Forza Italia, e se si crea una forza di centro che può guardare a sinistra, però prima parliamoci. Questa è la cosa che ha sconcertato e questo appello, legato a quello nazionale, è proprio questo: riflettete, parlate e confrontatevi. E io spero che il Congresso si possa fare”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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