Italia Viva Siena: "Giusta scelta di Renzi di collocare il partito nel centrosinistra"

Il coordinamento di Italia Viva area senese supporta "una presa di posizione molto chiara, inequivocabile e corretta. Uniti e coesi nel centrosinistra"

Di Redazione | 22 Luglio 2024 alle 14:30

Italia Viva Siena: "Giusta scelta di Renzi di collocare il partito nel centrosinistra"

Il coordinamento di Italia Viva area senese supporta in modo coeso le scelte di Matteo Renzi di collocare il partito come una forza riformista nel centro sinistra.

“La giusta presa di posizione di Matteo Renzi non può che essere la destinazione naturale del partito – afferma Piero Savorgnan Vicepresidente Italia Viva area senese – Storicamente, Italia viva nasce come una forza riformista collocabile nel centro sinistra, che si basa su valori garantisti di uno stato liberale, laico ed inclusivo, in cui la fonte di riferimento è la costituzione italiana e la dichiarazione universale dei diritti umani. La scelta di Matteo Renzi, come anche specificato da Stefano Scaramelli, di concludere un ciclo, risulta una presa di posizione molto chiara, inequivocabile e corretta. Questo ciclo è stato una palestra di politica con la P maiuscola, in cui tutti abbiamo imparato qualcosa, tra cui combattere per i valori in cui ci riconosciamo, che sono quelli del garantismo e del riformismo. Il centro sinistra vince se si è uniti e coesi: un chiaro esempio è quello delle elezioni in Regno Unito con la vittoria Blair prima e Starmer oggi. Certamente non sempre si possono condividere in modo pedissequo tutte le idee in una medesima famiglia politica; tuttavia, se si condividono per storia e per cultura i valori di partenza con le singole specificità”.

“Non ci sono dubbi che si deve essere uniti e coesi nel centro sinistra. Il dialogo e il confronto politico in un’operazione di tesi, antitesi e sintesi non può che portare a scelte politiche responsabili e giuste per la tutela dei cittadini. Solo uniti si potrà battere la destra che approva riforme costituzionali inaccettabili, che cerca di dividere e aumentare il divario tra Nord e Sud con l’autonomia differenziata, che non tratta la tematica sui diritti civili delle minoranze e soprattutto che ha perso il contatto diretto con i propri cittadini. Siamo dinanzi a una destra che può essere battuta combattendo uniti”.



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