Un riconoscimento internazionale molto prestigioso per Lorenzo Grassini imprenditore, finanziere e collezionista d’arte di Colle Val d’Elsa. Il partito di Forza Italia, con il quale si era candidato alle elezioni europee dello scorso giugno, attraverso la decisione dell’onorevole Salvatore De Meo, responsabile dipartimento italiani all’estero, lo ha inserito tra gli “Ambasciatori del Made in Italy” nominandolo Coordinatore del partito forzista per la zona dei Balcani.
“Il ruolo nasce dai rapporti istituzionali che io ha da tempo nei Paesi balcanici – ha detto Lorenzo Grassini, neo Coordinatore di Forza Italia nei Balcani -. Già due anni fa, quando il nuovo Presidente dell’Albania si è stato insediato, è venuto in visita in Italia e ci ha fatto visita Siena. L’ho accompagnato in Comune. Si è innamorato tantissimo di Siena e nello specifico del Buon Governo. Da qui, per i rapporti che già avevo, Forza Italia mi ha incaricato di continuare ad alimentare questi rapporti e di mantenerli anche nell’ottica di questi Paesi, soprattutto Macedonia, Albania, che già stanno attuando un percorso di integrazione all’interno della Comunità Europea. Questo ruolo è nato proprio dalla volontà di Forza Italia di essere rappresentata in questi Paesi, di rappresentare gli italiani che vivono in questi Paesi che sono tantissimi” .
Un lavoro intenso che opera su più fronti per Lorenzo Grassini. Sicuramente un ruolo di costante relazione con quei luoghi, essere quindi un punto di riferimento per i tanti italiani che vivono in quei Paesi ma anche per i tanti cittadini balcani che ormai da generazioni hanno scelto l’Italia come loro casa.
“Ci interfacciamo ovviamente anche con le ambasciate e i consolati nei vari Stati. Cerchiamo di dare una mano agli italiani che abitano là – ha specificato Grassini -. Non solo, oggi ci sono anche molti cittadini di quelle nazioni che hanno il doppio passaporto, abitando in Italia da tantissimi anni. Hanno il doppio passaporto, votano in Italia e quindi si sentono al 100% italiani pur mantenendo le loro radici nei paesi di origine. La Toscana è una delle regioni in Italia col maggior numero di cittadini albanesi con doppio passaporto. La prima migrazione, la più importante, è avvenuta nel ’92-’94 quando sono arrivati molti in Italia, oggi sono già alla terza generazione, sono integrati benissimo, fanno impresa, hanno attività. Anche qui a Siena hanno molte attività e questo è importante per loro: vedere che c’è un filo che li lega e che continua a tenere coesi i due Stati”.