185 cm e 79 kg di reale passione e affetto nei confronti del Siena: sono quelli di Mihail Ivanov, portierone bulgaro, che nella città del Palio ha lasciato il cuore. “Sono stato a Siena, in particolare, nel 2008-2012 e poi, nuovamente, nel 2016-2017: anni indimenticabili perché sono cresciuto come persona e come calciatore anche grazie ad una realtà calcistica che mi ha voluto bene”.
Si emoziona questo estremo difensore che, dopo una lunga e variegata esperienza in Italia, è ritornato profeta in patria. Oggi gioca per la squadra del FC Tsarko Selo “il mio contratto scade a giugno 2021”. Tutto questo non gli consente di negare una realtà: “a Siena siamo legati sia io che mia moglie. Ricordo un’accoglienza calorosa e tutta la vicinanza del pubblico: tornare sarebbe un sogno che si avvera”.
Se poi gli chiedo il momento più significativo della sua esperienza in bianconero, il nostro protagonista non ha esitazioni: “la finale scudetto primavera persa con il Palermo: feci una grande partita. Risultato da dimenticare ma il momento fu, comunque, unico. Tornai in Toscana nel 2016 in C: 4 presenze tra campionato e Coppa Italia. Non dimenticherò mai gli insegnamenti di gente come Giorgio Rocca, Marco Savorani senza scordare il carisma di mister Giampaolo”
Cosa pensi del momento che sta attraversando la società? “Momento estremamente delicato. La scelta del sindaco segnerà il prossimo futuro. Spero in un domani ricco di soddisfazioni ma bisogna affidarsi a gente capace, profonda conoscitrice di calcio”.
E poi cosa serve? “Un progetto serio e uomini che ci mettano il cuore supportati da valori che umani che fanno sempre la differenza”.
Quel cuore che Mihail ha lasciato qui. “A Siena è stato concepito mio figlio Mikael. Avrò un legame con la città che non si scioglierà mai”.
le foto pubblicate sono state gentilmente concesse dallo stesso Ivanov