La Contrada di Valdimontone presenta il restauro del Tabernacolo in via Roma

Restauro promosso e sostenuto dalla Fondazione MPS con il bando Let's Art. Un'opera di elevato pregio storico-artistico restituita al rione e a tutta la città

Di Redazione | 21 Febbraio 2025 alle 19:00

La Contrada di Valdimontone ha presentato oggi, presso i locali del proprio museo, la conclusione dell’iniziativa di restauro, promosso e sostenuto dalla Fondazione MPS con il bando Let’s Art, del Tabernacolo posto in via Roma, all’interno del muro perimetrale e di contenimento del boschetto sovrastante il Palazzo Bianchi Bandinelli.

“Esprimiamo la nostra gratitudine alla Fondazione MPS e a tutti coloro che, con affetto e attenzione, hanno contribuito al restauro di un bene artistico presente nel nostro rione – dichiara il priore del rione dei Servi Alberto Benocci – Confido che la Contrada prosegua nel suo impegno nel favorire iniziative, esperienze e collaborazioni che, pur mantenendo il rispetto per le tradizioni, siano in grado di rispondere alle esigenze della comunità e del suo territorio”.

“La Fondazione Mps è particolarmente soddisfatta di accompagnare le realtà culturali e, come in questo caso il mondo delle Contrade, in un percorso partecipativo alla vita del territorio, alla valorizzazione di luoghi e alla riscoperta di monumenti senesi- dichiara il presidente della Fondazione Mps Carlo Rossi – L’avviso Let’s Art!, infatti, è un continuo stimolo per numerosi interventi di crowdfunding e digital fundraising, destinati al restauro di beni e opere d’arte, o alla rigenerazione urbana, con lo scopo di incentivare le capacità di raccolta fondi e la sostenibilità finanziaria del Terzo Settore, oltre alla mobilitazione di risorse e l’acquisizione di nuove competenze in ambito artistico culturale”.

L’intervento conservativo, effettuato dalla contradaiola del Valdimontone restauratrice Elena Batazzi, coadiuvata da altri appassionati contradaioli, è mirato a rispondere  alla volontà di restituire al rione e alla città tutta, un’opera di elevato pregio storico-artistico, fornendo anche un’adeguata illuminazione in grado di poterla fare apprezzare dai passanti, siano essi studenti delle scuole circostanti o contradaioli, ma anche dai numerosi turisti, recando all’opera il giusto aspetto curato degno di un importante bene storico-artistico.

Il restauro è stato possibile grazie ad una articolata e strutturata raccolta fondi sulle cui tecniche e caratteristiche due contradaiole erano state appositamente formate da professionisti del settore, nell’ambito di un percorso di accompagnamento che la Fondazione Monte dei Paschi aveva sostenuto. L’appello è stato raccolto da attività del territorio e da numerosi contradaioli e non che hanno concorso in varia misura alla realizzazione dell’opera.

Grazie alla fattiva collaborazione di importanti attori della vita cittadina, quali la Contrada e la Fondazione MPS, e l’impegno di molti donatori è stato possibile un intervento di cura di quel patrimonio artistico che è cifra insostituibile di Siena e della sua storia.



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