Nuove prospettive e cure concrete per Parkinson, demenza, neuro disabilità infantile, paralisi cerebrali, riabilitazione post ictus e altre patologie neurologiche, saranno presentate da AMI – Associazione Agopuntura Medica Integrata – al 2° Congresso Mondiale di Medicina Integrata, del quale è partner, che si svolgerà a Roma dal 20 al 23 settembre presso l’Angelicum Centro Congressi (Largo Angelicum 1) e vedrà protagonista anche la senese dottoressa Cecilia Lucenti medico agopuntore, presidente AMI. Nei quattro giorni del Congresso, AMI parteciperà attivamente a numerosi appuntamenti in calendario focalizzati sulla nuova disciplina medica della Neuro-Agopuntura, in cui la sua presenza è di spicco come principale rappresentante italiana.
Il 2° Congresso Mondiale di Medicina Integrata è organizzato da ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate), ISCMR e l’European Society of Integrative Medicine. Il Congresso sarà aperto da Tedros A. Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS). Esperti di settore provenienti da 51 Paesi, in rappresentanza di tutti i Continenti (Asia, Africa, Australia, America Latina, Europa), giungeranno nella Capitale per confrontarsi sulla Medicina Integrata. La cerimonia di apertura del Congresso Mondiale di Medicina Integrata si terrà il 20 settembre, dalle ore 16.00 alle 18.00, presso la Sala Gruppi Parlamentari (Via Campo Marzio 78, Roma).
“AMI sta dedicando molte risorse alla informazione, formazione e applicazione clinica della Neuro-Agopuntura” – spiega la dottoressa Cecilia Lucenti medico agopuntore, presidente AMI – “Si tratta di una branca formatasi nella seconda metà del ‘900, che ha visto la combinazione delle antiche tecniche orientali con le acquisizioni delle moderne neuroscienze. I risultati – evidenti nei grandi numeri, specialmente in Cina e USA – rappresentano un’occasione unica per la cura di quelle patologie neurologiche, anche nei loro esiti riabilitativi, per cui la medicina occidentale non ha ancora trovato cure efficaci. Le patologie che rispondono alla Neuro-Agopuntura sono molte e vanno dagli esiti di stroke al Parkinson alla demenza ma offrono possibilità sorprendenti anche nella neuro disabilità infantile e nelle paralisi cerebrali. Molti ospedali in tutto il mondo stanno ormai applicando queste tecniche che, oltre ad essere efficaci, hanno un costo bassissimo, zero tossicità e sono applicabili su larga scala”.
Al Congresso di Roma verranno presentate le esperienze cliniche di sei medici associati ad AMI tra i quali la dottoressa Cecilia Lucenti, Presidente AMI e tra i maggiori esperti italiani di Neuro-agopuntura e il dottor Carmelo Guido, anestesista e agopuntore, Direttore dello storico Centro Regionale “Fior di Prugna” della USL Toscana Centro e consulente scientifico di AMI.
Da segnalare il workshop d’apertura, dal titolo “Nuove Frontiere: Neuro-Agopuntura”, che tratterà la storia, la ricerca e le applicazioni cliniche a livello mondiale di questa nuova branca neurologica dell’agopuntura. Tra gli altri contributi, tutti con un taglio di ampia validazione scientifica e operati in setting prevalentemente ospedaliero, quello sull’esperienza clinica nel Parkinson, nella paralisi facciale, nello stroke e nelle varie fasi della riabilitazione. Gli altri medici coinvolti in questi interventi provengono tutti da importanti esperienze sul campo: il dottor Massimiliano Scapecchi, la dottoressa Enrica Armienti, la dottoressa Barbara Spanò e la dottoressa Giovanna Franconi; quest’ultima già docente di Medicina Interna al Policlinico Tor Vergata di Roma nonché coordinatrice del Master Universitario di Agopuntura Clinica.
Altro speech importante sul fronte della didattica: “La neuro-agopuntura è un futuro fattibile per integrare l’agopuntura nella formazione dei medici e nella pratica clinica” che riporta l’esperienza di modello di formazione universitaria sperimentato in Italia con il prestigioso Corso di Perfezionamento di Agopuntura in Neurologia – che ha visto la dottoressa Lucenti come direttore scientifico – tenuto per conto dell’Università di Siena nei precedenti tre anni accademici.
“Gli agopuntori in Italia – precisa ancora la presidente di AMI, Cecilia Lucenti – sono per legge tutti medici laureati e iscritti all’Albo e questo darebbe al nostro paese la possibilità di integrare pienamente questa antichissima disciplina, alla luce anche della sua evoluzione moderna e delle continue validazioni scientifiche, nel nostro sistema sanitario pubblico. La mia esperienza sul campo, dopo aver visto all’opera i grandi maestri internazionali, ha sorpreso me per prima, con recuperi di pazienti che erano stati dimessi senza speranza dalle strutture riabilitative e che sono tornati ad una vita quasi normale. Non parliamo poi degli esiti entusiasmanti della Neuro-agopuntura pediatrica che, nel mondo è praticata con successo da decenni e da noi, ahimè ancora praticamente sconosciuta. Nei bambini, il potente stimolo agopunturale produce degli effetti immediati, amplificati dalla grande ricettività di un giovane corpo in crescita.”