Una storia di quelle di un tempo, tramandata di generazione in generazione all’interno di una comunità, un racconto che è radice. La storia è quella della Madonna di Loreto, figura imprescindibile per gli abitanti di Torre a Castello, una piccola frazione immersa nelle Crete Senesi nel Comune di Asciano.
Da un piccolo Tabernacolo si è arrivati ad una Cappella e poi ad una chiesa, rimasta chiusa per anni, e che ora, dopo più di un millennio dalla costruzione delle sue fondamenta, ha trovato una nuova vita, tanto che domenica 6 aprile sarà il Cardinale, Augusto Paolo Lojudice, a celebrarci la Messa.
Tutto, però, inizia da Canapaia: “Qui passava l’antica Via Lauretana, che partiva da Siena e portava verso Loreto – spiega Padre Silvano Porta mentre si trova di fronte alla Cappella di Canapaia -. Su questa antica via, nel 1667, c’era un Tabernacolo dedicato alla Madonna di Loreto, poteva essere bizantino o longobardo. Questo piccolo Tabernacolo raffigurava una Madonna Nera, quando in Italia si sviluppa la fede longobarda e bizantina queste Madonne iniziano a comparire in molti posti. Le persone iniziarono ad edificare intorno a questa figura e da un Tabernacolo si arrivò a questa Cappella di Canapaia. La storia di questa Madonna è che appare e scompare, l’ultimo ritrovamento è di qualche anno fa, la ritrovammo ad Asciano, e l’abbiamo riportata a Torre a Castello, dove abbiamo riaperto, dopo 30 anni, una chiesa che non funzionava più”.
Quest’ultima ricomparsa è stata il motore che ha rimesso in funzione la chiesa di Torre a Castello, dove ogni prima domenica del mese viene nuovamente celebrata la messa, dopo anni di silenzio.
Nella chiesa si trova la statua in legno della Madonna di Loreto e c’è grande attesa per la visita del Cardinale: “Domenica avremo la gioia di avere con noi il Cardinale, Augusto Paolo Lojudice, che celebrerà per la nostra comunità di circa 50 persone – dice soddisfatto Padre Silvano, all’interno della chiesa di Torre a Castello -. Dopo circa 30 anni abbiamo riaperto questa chiesa, che ha basi millenarie, siamo intorno all’anno 1000. Abbiamo delle lapidi che testimoniano che erano dei possedimenti di Bianca Piccolomini Clementini e della famiglia Piccolomini. Nel 1400 è stata fatta la nuova chiesa, poi restaurata nel 1600. Come a Canapaia, anche qui la centralità è quella della Madonna di Loreto, la statua in legno è un po’ più moderna, perché quella in ceramica è stata rubata negli anni ’60. Adesso questa Madonna è ferma qui, con la sua gente, ed è la gioia di questa comunità”.