Domani la scadenza per l’escussione della fidejussione per Simonovic. Se poi la società non rifonde in tempi brevi, altri due punti di penalizzazione
Il periodo natalizio si prospetta particolarmente difficile per la Mens sana Basket 1871 e le maggiori preoccupazioni vengono dalla situazione economica della società più che dal campo, nonostante la brutta sconfitta di domenica scorsa a Capo d’Orlando.
Il consiglio federale dello scorso 6 dicembre, a fronte dei cinque lodi esecutivi non onorati, ha dichiarato morosa la società e questo comporta, se non sanata entro il 10 gennaio, la penalizzazione di un punto per ogni lodo.
Ma il rischio più immediato viene proprio da uno dei cinque lodi aperti nei confronti della Mens Sana Basket 1871. Pare infatti che, al contrario di quanto dichiarato da Macchi in conferenza stampa lo scorso 26 novembre, al momento non sia stata risolta la situazione con il procuratore di Simonovic (L’articolo sulla conferenza).
La Lega Pallacanestro ha richiesto l’escussione della fidejussione per 25 mila euro, con Pec inviata lo scorso 19 novembre alla banca che può prendersi 30 giorni di tempo per procedere al pagamento. La scadenza è quindi domani 19 dicembre. Se l’escussione avviene, la società deve reintegrare in tempi brevi la fidejussione riversando i 25 mila euro. In caso contrario la Mens sana incorrerebbe in ulteriori due punti di penalizzazione nella classifica attuale che andrebbero a sommarsi ai tre già in essere (L’articolo sulla penalizzazione dei tre punti) .
Si arriverebbe quindi ad un totale di cinque punti di penalizzazione ed a questo punto, a rendere la situazione davvero delicata è il regolamento di giustizia sportiva. L’articolo 52, al comma 7, è perentorio: “L’affiliata che nel corso della stagione sportiva abbia raggiunto o superato i 7 punti di penalizzazione a seguito di sanzioni dovute a ritardati versamenti delle varie rate, sarà esclusa dal campionato“.
E con altri quattro lodi in essere, il rischio non è infondato, anche perchè la Mens sana adesso si trova a far fronte pure ad altre richieste economiche, come i pagamenti arretrati relativi all’utilizzo delle strutture.
Oggi gli uffici della società avevano addirittura la corrente elettrica staccata.