Denunciate 5 persone, di cui 4 stranieri e un italiano: lo spaccio si consumava tra la Lizza, Fortezza e Stadio
Si sono concluse nei giorni scorsi le indagini avviate dalla Polizia di Stato, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, su un gruppo di cittadini, stranieri e italiani, responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti nel pieno centro di Siena, tra lo Stadio e la Fortezza Medicea. Sei persone sono state ora denunciate, di cui due già arrestate in flagranza.
I poliziotti della Squadra Mobile della Questura senese, in particolare, hanno denunciato N.A., gambiano di 25 anni, B.I., guineano di 23 anni, già arrestati in passato, quest’ultimo soprannominato “Il Rasta”, O.D., 22enne nigeriano, N.S., gambiano e R.I., italiano, entrambi di 27 anni, e K.A., italiana di 20 anni. Complessivamente, a conclusione dell’operazione, sono stati sequestrati quasi 200 grammi di marijuana.
Le indagini sono scattate la scorsa estate, a seguito di una segnalazione di persone sospette, che stazionavano, anche per ore e senza apparente motivo, nella zona de “La Lizza”.
Ai giovani si avvicinavano altri ragazzi, per lo più coetanei, alcuni da soli ed altri in gruppo, che, dopo aver confabulato qualcosa, verosimilmente si scambiavano droga e soldi, per poi allontanarsi o, in alcuni casi, consumarla sul posto.
Dopo i primi servizi di osservazione e pedinamenti, gli investigatori della Squadra Mobile hanno installato delle telecamere nascoste tra la vegetazione, per documentare eventuali cessioni di stupefacenti.
Le videoriprese hanno in effetti consentito alla Polizia di riscontrare e verificare, documentandolo, che almeno quattro stranieri, richiedenti asilo e dimoranti nella nostra provincia, coadiuvati da altri due giovani ragazzi italiani, erano dediti stabilmente all’attività di cessione delle singole dosi di stupefacenti, quasi esclusivamente a giovani clienti, taluni anche minorenni.
Lo spaccio avveniva regolarmente alla luce del sole, tre le ore 14:00 e le ore 19:00.
Dalla registrazione delle immagini e dalle indagini, è quindi emerso che i giovani effettivamente consegnavano la droga ricevendone in cambio il corrispettivo in denaro.
In altre occasioni, alcuni hanno avuto un ruolo di vere e proprie “sentinelle” controllandosi intorno durante l’attività di spaccio, per verificare che fosse tutto tranquillo.
I poliziotti hanno anche avuto conferma da parte di alcuni clienti dell’attività illecita. Questi hanno infatti ammesso di aver acquistato, per diverso tempo, le sostanze stupefacenti con quelle modalità.
Intanto proseguono le indagini per individuare eventuali altri fiancheggiatori.