Il 2024 è l’anno della cosiddetta cittadinanza digitale, ovvero quell’insieme di diritti e doveri che ha lo scopo di semplificare il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione tramite le tecnologie digitali. Anche la Regione Toscana ha voluto dare un segnale in questa direzione approvando la Proposta di Legge sull’innovazione digitale, puntando al rafforzamento delle competenze digitali con un approccio inclusivo e affrontando, in un quadro sistemico, i temi della cybersicurezza e dell’intelligenza artificiale.
“Questa legge – afferma l’assessore regionale all’innovazione digitale, Stefano Ciuoffo – ha l’ambizione di provare a governare e regolare i nuovi processi legati alla rivoluzione digitale che è in atto. Nel corso di questi venti anni, grazie all’attività della Rete Telematica Regionale Toscana, la Regione è riuscita ad affrontare le sfide dell’innovazione con un approccio di cooperazione e condivisione con i diversi livelli istituzionali, ponendosi sempre come sperimentatore di nuove tecnologie, con modelli aperti, con massima interoperabilità e coinvolgimento del territorio. Questo ha permesso di raggiungere importanti obiettivi, come le piattaforme per lo Sportello unico delle attività produttive, utilizzato da tutti i Comuni toscani e quella per l’e-procurement (Start), utilizzata da una vastissima platea di Enti anche al di fuori della Toscana. Oggi, di fronte alle opportunità e ai rischi delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, abbiamo deciso di ampliare lo sguardo e di introdurre degli strumenti operativi per essere di supporto e guida per gli enti locali ed i cittadini, e per continuare le sperimentazioni di nuovi processi di transizione digitale e di nuove architetture informative. Per tali ragioni, primi nel panorama nazionale, abbiamo recepito le recentissime direttive europee in tema di cybersicurezza e di Intelligenza Artificiale, declinandole nella costituzione di uno Csirt regionale (Computer Security Incident Response Team), ovvero un centro di competenze dedicato alla cybersicurezza che dovrà essere riferimento per tutte le pubbliche amministrazioni del territorio, e nel rafforzamento del ruolo del Consorzio Metis, che ci auguriamo possa diventare il vero braccio operativo in materia di innovazione digitale per il territorio toscano”.
Questa proposta di legge rilancia il ruolo, da sempre decisivo, della comunità degli enti locali toscani in materia di politiche per il digitale. Le sfide che le nuove tecnologie pongono dinanzi alle pubbliche amministrazioni necessitano di un approccio maggiormente condiviso e collegiale nelle scelte, per questo Regione Toscana intende essere al fianco dei territori, con spirito inclusivo e teso alla riduzione dei divari ancora oggi presenti.
“Si tratta – afferma il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – di un testo ampio e completo, frutto del lavoro intenso e congiunto della direzione sistemi informativi, di un importante lavoro di squadra finalizzato ad utilizzare le nuove tecnologie informatiche per migliorare la fruizione dei servizi, che aggiorna la precedente legge in materia. Il prodotto è la summa dell’analisi accurata di come funziona la Pubblica amministrazione e di come si relaziona ed è percepita dai cittadini, nell’intento di migliorare la relazione reciproca e la fruizione dei servizi, sfruttando le nuove tecnologie e la velocità messa a disposizione dalla digitalizzazione delle prestazioni, senza trascurare il contributo che a questo processo può dare l’Intelligenza artificiale”.