La Società Agricola Banfi di Montalcino, azienda leader nel settore vitivinicolo, si schiera dalla parte dei suoi lavoratori e sceglie di attivare un programma che garantisce la sicurezza e la salute, anche psicofisica, sui luoghi di lavoro, attraverso il miglior bilanciamento possibile tra vita personale e lavorativa.
Dal 26 gennaio tutto questo è realtà grazie alla nascita del progetto sperimentale, finalizzato al miglioramento dell’attività lavorativa degli operai agricoli, attraverso l’impiego di forme di flessibilità, che garantiscono un efficace ed effettivo sviluppo di benessere all’interno dell’azienda.
“Abbiamo lavorato insieme alle associazioni sindacali e associazioni datoriali per arrivare alla formalizzazione di un progetto – spiega il presidente e direttore generale di Banfi Enrico Viglierchio – dove sono stati messi in atto alcuni punti sperimentali che vanno in primis dalla riduzione dell’orario di lavoro. Siamo passati alle 7 ore e mezza rispetto alle 8 ore a parità di retribuzione. Abbiamo inoltre istituito all’interno dell’azienda un fondo ferie dove alcune figure possono donare, a questo fondo, un valore delle ferie non effettuate. Abbiamo esteso anche alcune licenze, sia per maternità che per adozione, anche al secondo coniuge. Abbiamo ampliato le possibilità rispetto a quelle previste dalla normativa per la richiesta di anticipo del TFR”.
Sono molte le forme di tutela che la Società Agricola ha voluto inserire nel progetto per dare una risposta tangibile alle esigenze dei propri dipendenti. Risultati e accordi emersi nel corso dei confronti che negli anni si sono susseguiti in modo sempre costruttivo e che, attraverso questo progetto sperimentale, possono subire sviluppi e modifiche in base alle esigenze dei lavoratori stessi.
“I lavoratori hanno apprezzato – spiega soddisfatto il presidente Viglierchio -. Il contatto diretto ci sarà nel tempo di questo progetto sperimentale, in quanto all’interno del progetto stesso è stato istituito un Comitato di Valutazione del Progetto che è composto da responsabili dei diversi reparti e alle relative rappresentanze sindacali aziendali. Questo Comitato ha proprio lo scopo di riunirsi periodicamente e valutare dal loro punto di vista come sta andando l’implementazione delle misure previste in questo progetto, promuovendo anche quelle che possono essere le evoluzioni di queste misure, anche degli adattamenti, cambiamenti o modifiche”.
