Raccontare la storia ai bambini non è un gioco da ragazzi per tante ragioni, dal linguaggio e dai termini da usare, agli argomenti da trattare. L’Accademia Senese degli Intronati ci prova con il doppio appuntamento de “L’Officina del Bullettino” dal tema “Severamente riservato ai minori“.
Il primo incontro si è svolto oggi con la tavola rotonda dal titolo “La Storia a misura di bambino”, mentre martedì prossimo sarà l’architettura ad essere al centro dell’analisi degli esperti. Storia e architettura spiegate attraverso scritti e illustrati rigorosamente in chiave “kids” capace di rendere divertente ed efficace l’apprendimento ai più piccoli.
“Raccontare la storia dei bambini è la cosa più difficile che si possa immaginare – spiega Duccio Balestracci, Direttore del “Bullettino Senese di Storia e Patria” -, perché raccontare la storia agli adulti non è facile, ma almeno abbiamo un linguaggio comune, per i bambini è tutto da inventare. Oltretutto, in un Paese come il nostro, in cui la didattica per i bambini è in una fase aurorale, come Accademia degli Intronati abbiamo dato vita a questa iniziativa sotto l’insegna di una delle rubriche del Bullettino Senese di Storia Patria: l’Officina del Bullettino. Saranno due serate, questa sera dedicata all’insegnamento della storia a misura di bambino, poi martedì prossimo, invece, è curata dall’architetto Marina Gennari e ci sarà la seconda parte “L’Architettura a misura di bambino”.”
L’Accademia degli Intronati si apre per la prima volta ai bambini con questo doppio appuntamento ad un anno da un traguardo secolare: i 500 anni di vita dell’Accademia. Un’occasione che spalanca le porte della storia, dell’architettura e della vita di Siena alle bambine e ai bambini, in primo luogo, ma anche a coloro che quotidianamente si rapportano con il loro mondo, come gli insegnanti, i genitori e i familiari.
“Il tutto sotto il titolo unificante del “Rigorosamente riservato ai minori” o, se vogliamo, vietato ai maggiorenni. No – ribadisce ironico Balestracci -, non è vero. Perché poi in realtà vogliamo rivolgerci ad un pubblico di insegnanti, di educatori e di genitori. È una scommessa: l’Accademia degli Intronati l’anno prossimo compie 500 anni della sua vita, mezzo millennio della sua vita, e cominciamo a celebrarlo rivolgendoci proprio ai più giovani: è, come dire, una cambiale per il futuro”.