Le donne della Società di mutuo soccorso di Cavallano, Albertina Giubbolini, Viviana Cardinali, Brunetta Buoni, Marianna Panciatichi Ximenes Paulucci. Sono loro le cinque “Donne Fiere” a cui è stato conferito il riconoscimento nell’ambito dell’omonimo progetto promosso dal Centro Pari Opportunità Valdelsa insieme ai cinque Comuni di Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, San Gimignano, Radicondoli.
“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla nascita e alla prosecuzione del progetto – dice la presidente del CPO Susanna Salvadori – che si propone di rendere omaggio alla donne della Valdelsa che hanno lasciato un segno, che si sono distinte per l’abbattimento degli stereotipi di genere e per l’emancipazione. Un progetto che ha preso vita l’anno passato grazie ad una intuizione di Carolina Taddei e che prosegue con il racconto e il tributo ad altre cinque donne, legate al nostro territorio e che hanno contribuito, se pur in maniera diversa, a costruire e a diffondere una cultura di pari opportunità”.
Questo pomeriggio, 9 marzo, all’Accabì sono stati svelati i nomi, alla presenza del CPO e dei rappresentanti delle amministrazioni. Hanno partecipato all’iniziativa gli eredi delle donne fiere e una delegazione delle scuole del territorio.
Alle cinque “Donne Fiere” sono stati dedicati cinque pannelli con biografia e ritratti realizzati dall’illustratrice Domitilla Marzuoli.
Le “Donne Fiere” 2024
Per Casole d’Elsa sono le donne della Società di mutuo soccorso di Cavallano, costituita nel 1919 dalle varie famiglie della frazione con lo scopo di dare assistenza socio-sanitaria a coloro che ne avessero bisogno. Un modo per ricordare tutte le donne delle varie famiglie che hanno dato il loro fondamentale e concreto contributo alla straordinaria esperienza di solidarietà della Società di muto soccorso.
Per Colle di Val d’Elsa è Albertina Giubbolini (3 aprile 1921), creatrice della Casa di Moda “Albertina” e dell’omonimo Atelier nel quale sono passate, durante il periodo di massimo fulgore, alcune delle donne più famose del jet-set internazionale. Una donna fuori dal comune, che ha osato abbattere gli stereotipi, esempio per tutte le ragazze che sognano di essere libere, emanciparsi, coltivare il loro talento.
Per Poggibonsi Viviana Cardinali (9 novembre 1929), maestra elementare e grande innovatrice nel mondo dell’educazione e della scuola. Accanto all’impegno professionale, la forte passione politica. Consigliera comunale e assessore, ha svolto un ruolo importante per lo sviluppo della biblioteca ed è stata una dei principali artefici della nascita dell’Università dell’Età Libera all’interno del Centro Anziani.
Per Radicondoli Brunetta Buoni (28 novembre 1894), donna che aveva aderito al partito socialista diventando dirigente della sezione. Durante il fascismo è stata più volte perseguitata, anche per aver tenuto nascosta la bandiera del partito che i fascisti volevano bruciare, ed è rimasto in contatto con i partigiani nelle Carline. Nel 1946 è eletta nel consiglio comunale di Radicondoli, prima donna a farne parte.
Per San Gimignano Marianna Panciatichi Ximenes Paulucci (3 febbraio 1835, Firenze), la prima donna italiana a studiare le scienze naturali. Nella sua vita ha pubblicato quaranta titoli e partecipato a dibattiti internazionali. Ha passato molto tempo a San Gimignano, a cui ha donato la sezione ornitologica delle sue collezioni. Ad oggi il suo lavoro sulla fauna malacologica italiana è il più completo.